In una lettera del 1 aprile 2019 del Comitato Italiano Associazioni Parkinson, si segnala, dal 2018, il disagio e l’emergenza causati dalla carenza del farmaco Sinemet prodotto dall’azienda MSD. L’ultimo episodio sta creando il panico tra i malati di Parkinson anche a causa delle mancanze di un farmaco equivalente.
Il comitato ha consegnato al Cons. Guido Carpani, Capo di Gabinetto del Ministero della Salute, una nota sintetica. Il Capo di Gabinetto ha promesso di interessarsi e dare dei riscontri al più presto.
Intanto, l’8 aprile 2019, alcune farmacie hanno segnalato di aver ricevuto comunicazione dalla distribuzione che dal 14 aprile 2019 il Sinemet tornerà disponibile.
È stata chiesta conferma ufficiale alla MSD che, però, non ha risposto.
Inoltre, sul sito dell’AIFA, nell’elenco dei farmaci carenti, non risulta alcuna data di “fine presunta”.
La Senatrice Caterina Bini, in una interrogazione parlamentare dell’ 11 aprile 2019, si fa carico del problema dei farmaci carenti, spiegando che questo è un problema non solo di incidenza locale, ma addirittura nazionale , di non semplice soluzione.
Per ” carente” si intende un medicinale non reperibile sul territorio nazionale, in quanto il titolare dell’autorizzazione all’ammissione in commercio del farmaco non può assicurarne una fornitura appropriata e continua. La carenza sul mercato di un farmaco può essere determinata da diversi fattori (irreperibilità del principio attivo, problematiche legate alla produzione, provvedimenti a carattere regolatorio, ecc…), però il codice comunitario concernente i medicinali, attuato in Italia con il decreto legislativo n. 219 del 24 aprile 2006, impone ai produttori e ai distributori dei farmaci immessi sul mercato, che ne assicurino la presenza nelle farmacie per garantire le esigenze dei pazienti.
La Senatrice Bini, nella sua interrogazione, chiede, quindi, quali iniziative il Ministero in indirizzo intende adottare al fine di garantire il rispetto della normativa europea, affinché i cittadini italiani possano usufruire dei farmaci di cui hanno bisogno nel rispetto del diritto alla salute garantito dalla Costituzione.
L’AIFA, nel frattempo, ha rilasciato alle strutture sanitarie che ne fanno richiesta, l’autorizzazione all’importazione per analogo medicinale commercializzato all’estero.
Il Ministero della Salute, dal canto suo, ha dichiarato che introdurrà una norma per rafforzare le misure preventive per evitare le carenze di farmaci, introducendo così una sanzione da applicare nel caso in cui non siano rispettate le norme sull’allerta.
La risposta del Ministero della Salute, però, è insoddisfacente, perché indica alternative al farmaco che in realtà sono farmaci diversi, ma non dà alternative a quello carente.
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