A tu per tu con la Candidata di Fratelli D’Italia, Elena Ganugi. Elezioni Regionali, Toscana. 20-21 Settembre 2020.
A cura di Irene Pagnini
Parlaci di te, della tua storia personale, della tua esperienza politica… In breve: chi è Elena Ganugi?
Mi chiamo Elena Ganugi, ho 40 anni , sono sposata con Giorgio dal 2012. Abito da sempre a Prato.
Credo fortemente nei valori della famiglia che mi sono stati trasmessi dai miei genitori e dalle mie sorelle più grandi. Ho la passione per la musica che ho coltivato anche suonando per alcuni anni il violoncello.
Mi sono avvicinata alla politica collaborando alla campagna elettorale che portò alle elezioni di Roberto Ulivi al Senato. Da qui è iniziato il mio impegno politico nelle file di Alleanza Nazionale. Sono stata consigliere in circoscrizione a Prato Nord dal 2004 al 2014. Attualmente ricopro il ruolo di responsabile regionale delle eccellenze toscane nel dipartimento agricoltura e faccio parte del coordinamento provinciale di Prato e quello regionale di Fratelli d’Italia.
Mi è sempre piaciuta la politica anche dal punto di vista organizzativo e per questo ho collaborato in questi anni ad alcune campagne elettorali che hanno portato alla vittoria del centrodestra
Credi che oggi parlare di valori di destra e sinistra abbia ancora un senso, e se sì, sono gli stessi valori di 50 anni fa?
Ovviamente i valori di riferimento per un partito come per un individuo risentono fortemente dell’epoca in cui vive per cui oggi è anacronistico l’utilizzo delle categorie che potevano contraddistinguere la società di 50 anni fa. Tuttavia valori come la famiglia, la Patria e l’integrità morale sono fuori dal tempo e contraddistinguono i partiti di destra come a quello a cui sono iscritta e di cui condivido i valori.
Nell’indicazione di voto credi che debba prevalere il progetto politico del partito o VALORE della persona?
Il rapporto fra candidato ed elettore è fondamentale specie in elezioni come quelle regionali e quelle amministrative in cui ci si confronta direttamente con i cittadini chiedendo loro di sostenerci e mettendo quotidianamente la faccia sul territorio e diventando punti di riferimento per coloro che gli hanno dato fiducia.
In elezioni in cui la distanza è maggiore acquista maggior peso il programma del partito nelle cui fila uno si candida.
Vedi la politica come missione o come ambizione personale, o ritieni che il primo ambito non escluda necessariamente il secondo…?
Credo di poter rispondere con la definizione che mi è stata data quando sono usciti i nomi della lista di Fratelli d’Italia “militante storica” . Alla fine degli anni 90 chi sceglieva di fare politica a destra certo non lo faceva per ambizione o per arrivismo. Questo non vuol dire non impegnarsi per ottenere risultati.
Qual è, se c’è, il politico nella storia della politica Italiana al quale ti ispiri?
Anche a costo di essere scontata devo dire Giorgia Meloni, perché oltre alle ragioni politiche ve ne sono altre di natura personale : al congresso in cui è stata eletta segretario nazionale del movimento giovanile ho conosciuto colui che è diventato mio marito. Di lei stimo l’intraprendenza, l’impegno, la capacità di coniugare l’essere un politico nazionale con il ruolo di madre.
E adesso una domanda personale con cui concludere questa chiacchierata… noi la chiamiamo domanda UAU: hai un sogno nel cassetto, un’esperienza che vorrai fare prima o poi nella vita, anche se al momento ti sembra impossibile da realizzare?
Sedere sui banchi del Consiglio Regionale sarebbe un bel sogno, ma se devo essere sincera quello che vorrei di più sarebbe completare la mia famiglia!
In preview Elena Ganugi in un Ph di Filippo Basetti (ogni utilizzo e riproduzione è riservata)
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