A tu per tu con il Candidato di Forza Italia, Marco Stella. Elezioni Regionali, Toscana. 20-21 Settembre 2020.
A cura di Irene Pagnini
Parlaci di te, della tua storia personale, della tua esperienza politica… In breve: chi è Marco Stella?
Sono nato a Firenze e qui ho compiuto tutti i miei studi, ho iniziato la mia attività lavorativa (nel campo della pubblicità). Per mantenermi all’università ho lavorato, e ne sono orgoglioso. Ho iniziato a fare politica nel 1995 con Forza Italia, al Consiglio di Quartiere, e poi ho proseguito fino a diventare consigliere comunale, candidato sindaco per il centrodestra, e infine consigliere regionale, carica che ricopro attualmente.
La politica è una passione che mi porto dietro fin da ragazzo. Ringrazio i miei genitori e i miei familiari che mi hanno sempre supportato in questa passione, che spesso sottrae tempo agli affetti e alla vita in famiglia.
Credi che oggi parlare di valori di destra e sinistra abbia ancora un senso, e se sì, sono gli stessi valori di 50 anni fa?
Ovviamente i valori di destra e sinistra non possono essere più gli stessi di 50 anni fa, da allora è passata davvero un’era geologica. Però sono convinto che questa demarcazione abbia ancora un significato, appartenga a un modo davvero diverso di vedere il mondo e le persone. Provo a riassumere cercando di non banalizzare, ma credo che essere di destra significhi essenzialmente essere per la libertà di impresa, per il prevalere dei diritti della persona rispetto a uno Stato troppo invasivo, per la sicurezza e per la difesa della proprie radici e tradizioni. La sinistra, di contro, tende allo statalismo, a una tassazione eccessiva che mette in ginocchio le imprese e la libera iniziativa, a sottovalutare il problema della sicurezza e a un multiculturalismo omologante.
Nell’indicazione di voto credi che debba prevalere il progetto politico del partito o VALORE della persona?
Hanno importanza entrambi. Una persona di valore sul piano personale e umano, che però è candidata in un partito che ha programmi alternativi alle proprie idee politiche, non è cosa intelligente votarla. Bisogna sempre votare per un partito che corrisponda alle proprie idee, e all’interno di quel partito scegliere una persona di valore, che ha mostrato capacità di lavoro, impegno, coerenza e disponibilità ad ascoltare i cittadini.
Vedi la politica come missione o come ambizione personale, o ritieni che il primo ambito non escluda necessariamente il secondo…?
Sono due ambiti che non si escludono a vicenda. Una sana ambizione personale non è un peccato, purché non si trasformi in sete di potere e di arrivismo. La politica è missione, volontà di risolvere i problemi della comunità in cui vivi, trovare soluzioni, prospettare percorsi e ascoltare. E’ un continuo crescere e confrontarsi.
Papa Paolo VI, oggi santo, diceva che la politica “è la forma più alta di carità”, e questo giudizio è una bella sfida, un bel termine di paragone per chi fa politica, non importa se di formazione laica o cattolica.
Qual è, se c’è, il politico nella storia della politica Italiana al quale ti ispiri?
Sicuramente il Presidente Silvio Berlusconi è per tutti noi cresciuti in Forza Italia un esempio di politico al servizio del bene comune, capace di unire, di valorizzare le persone e le energie migliori del Paese. Guardando a un periodo storico meno recente, non ho mai nascosto la mia ammirazione per Bettino Craxi, uno statista bistrattato e misconosciuto, a cui un giorno la Storia riconoscerà i meriti che ha avuto, era un grande modernizzatore, un decisionista, un uomo dalle grandi intuizioni, e per tanti versi più vicino al centrodestra che al centrosinistra.
E adesso una domanda personale con cui concludere questa chiacchierata… noi la chiamiamo domanda UAU: hai un sogno nel cassetto, un’esperienza che vorrai fare prima o poi nella vita, anche se al momento ti sembra impossibile da realizzare?
Fare il sindaco di Firenze. Al momento può sembrare impossibile, ma un giorno ci riuscirò. Me lo sento.
Per approfondimenti su Marco Stella
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