A tu per tu con il Candidato di Italia Viva, Massimo Baldi. Elezioni Regionali, Toscana. 20-21 Settembre 2020.
A cura di Irene Pagnini
Parlaci di te, della tua storia personale, della tua esperienza politica… In breve: chi è Massimo Baldi?
Mi affascina soprattutto l’idea di calarmi nella moltitudine della società cercando di ricondurre esperienze e bisogni diversi a un unico progetto, convincente sul piano intellettuale, ma anche capace di scaldare il cuore.
Credi che oggi parlare di valori di destra e sinistra abbia ancora un senso, e se sì, sono gli stessi valori di 50 anni fa?
Io sono un liberale, un liberale vero e ho proprio paura quando sento parlare di valori. Dietro la parola valore vedo sempre l’ombra della violenza, preferisco parlare di idee. E le idee che guidano le nostre azioni, più che di destra e di sinistra, debbono essere chiare e ispirate dall’interesse collettivo, anzi: dall’appello dell’altro.
Nell’indicazione di voto credi che debba prevalere il progetto politico del partito o VALORE della persona?
Se rispondessi in un modo o nell’altro dichiarerei che come partito abbiamo fallito. La nostra proposta è forte proprio perché siamo, a differenza degli altri, un partito con una chiara missione, e tutti i nostri candidati la incarnano perfettamente. Quello che mi piace sottolineare semmai è la competenza dei nostri candidati. Non sono stato mai infettato dal germe del facile a tutti i costi. I problemi che abbiamo di fronte sono tutti complessi. E serve un personale politico capace di comprenderli. L’ascolto è importantissimo, la partecipazione lo è ancora di più (perché una democrazia senza partecipazione è un insieme vuoto fatto solo di regole e procedure), ma da soli non bastano. La differenza tra noi e gli altri è che per noi studio e approfondimento non sono facoltativi. Uno non vale uno.
Vedi la politica come missione o come ambizione personale, o ritieni che il primo ambito non escluda necessariamente il secondo…?
La politica, come ha spiegato Max Weber, se praticata e non solo teorizzata, è per forza di cose un “Beruf” ovvero qualcosa a metà tra una missione e una chiamata. Che in questo si incardini anche un’ambizione non è solo possibile, è bensì necessario. I politici privi di ambizione o sono inutili o stanno mentendo.
Ed io, se non ambissi ad avere più potere per ‘poter’ cambiare le cose che politico sarei?
Ma vorrei collocarmi tra i politici “utili”, quelli che riescono a rappresentare le priorità dei territori che li esprimono, che riescono a portare a sintesi interessi a volte contrapposti, che vengono riconosciuti in questo ruolo, al di là di steccati e posizioni di parte. Per questo ho voluto dar vita a un progetto di comunità territorio (www.pistoiaviva.it) che andrà ben oltre gli orizzonti di una campagna nella quale si sentono sempre troppi slogan vuoti e promesse a go-go.
Qual è, se c’è, il politico nella storia della politica Italiana al quale ti ispiri?
Devo fare almeno due nomi: Bettino Craxi e Marco Pannella. Il primo mi ha insegnato il primato della politica. Il secondo il primato della libertà.
E adesso una domanda personale con cui concludere questa chiacchierata… noi la chiamiamo domanda UAU: hai un sogno nel cassetto, un’esperienza che vorrai fare prima o poi nella vita, anche se al momento ti sembra impossibile da realizzare?
Vorrei vivere in una città di mare con le mie figlie. E vorrei passare le mie giornate leggendo.
Per approfondimenti su Massimo Baldi
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