A tu per tu Toscana

Massimo Baldi: “Se non ambissi ad avere più potere per ‘poter’ cambiare le cose che politico sarei?”

massimo baldi
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Scritto da Irene Pagnini

A tu per tu con il Candidato di Italia Viva, Massimo Baldi. Elezioni Regionali, Toscana. 20-21 Settembre 2020.

A cura di Irene Pagnini

Parlaci di te, della tua storia personale, della tua esperienza politica… In breve: chi è Massimo Baldi?

Non c’è tantissimo da dire. Vengo da una famiglia borghese, da genitori nati in povertà che hanno ottenuto uno status di benestanti con il loro lavoro e il loro talento. Ho due bellissime figlie e alle spalle un bel matrimonio che, come a volte può succedere nella vita, è finito. Frequento una ragazza di cui sono molto innamorato.
Tante passioni: il cinema, il cibo e il vino, la musica, il basket e soprattutto la letteratura. Ho studiato filosofia fino all’ottenimento del dottorato di ricerca. Ho fatto molti mestieri in molti ambiti. La politica è un mio “bernoccolo” da sempre.
Mi affascina soprattutto l’idea di calarmi nella moltitudine della società cercando di ricondurre esperienze e bisogni diversi a un unico progetto, convincente sul piano intellettuale, ma anche capace di scaldare il cuore.
È quello che ho provato a fare in questi cinque anni in Consiglio Regionale, anni bellissimi che lasciano un’impronta indelebile nella mia vita.

massimo baldi

Credi che oggi parlare di valori di destra e sinistra abbia ancora un senso, e se sì, sono gli stessi valori di 50 anni fa?

Io sono un liberale, un liberale vero e ho proprio paura quando sento parlare di valori. Dietro la parola valore vedo sempre l’ombra della violenza, preferisco parlare di idee. E le idee che guidano le nostre azioni, più che di destra e di sinistra, debbono essere chiare e ispirate dall’interesse collettivo, anzi: dall’appello dell’altro.

Nell’indicazione di voto credi che debba prevalere il progetto politico del partito o VALORE della persona?

Se rispondessi in un modo o nell’altro dichiarerei che come partito abbiamo fallito. La nostra proposta è forte proprio perché siamo, a differenza degli altri, un partito con una chiara missione, e tutti i nostri candidati la incarnano perfettamente. Quello che mi piace sottolineare semmai è la competenza dei nostri candidati. Non sono stato mai infettato dal germe del facile a tutti i costi. I problemi che abbiamo di fronte sono tutti complessi. E serve un personale politico capace di comprenderli. L’ascolto è importantissimo, la partecipazione lo è ancora di più (perché una democrazia senza partecipazione è un insieme vuoto fatto solo di regole e procedure), ma da soli non bastano. La differenza tra noi e gli altri è che per noi studio e approfondimento non sono facoltativi. Uno non vale uno.

Vedi la politica come missione o come ambizione personale, o ritieni che il primo ambito non escluda necessariamente il secondo…?

La politica, come ha spiegato Max Weber, se praticata e non solo teorizzata, è per forza di cose un “Beruf” ovvero qualcosa a metà tra una missione e una chiamata. Che in questo si incardini anche un’ambizione non è solo possibile, è bensì necessario. I politici privi di ambizione o sono inutili o stanno mentendo.

Ed io, se non ambissi ad avere più potere per ‘poter’ cambiare le cose che politico sarei?

Ma vorrei collocarmi tra  i politici “utili”, quelli che riescono a rappresentare le priorità dei territori che li esprimono, che riescono a portare a sintesi interessi a volte contrapposti, che vengono riconosciuti in questo ruolo, al di là di steccati e posizioni di parte. Per questo ho voluto dar vita a un progetto di comunità territorio (www.pistoiaviva.it) che andrà ben oltre gli orizzonti di una campagna nella quale si sentono sempre troppi slogan vuoti e promesse a go-go.

Qual è, se c’è, il politico nella storia della politica Italiana al quale ti ispiri?

Devo fare almeno due nomi: Bettino Craxi e Marco Pannella. Il primo mi ha insegnato il primato della politica. Il secondo il primato della libertà.

E adesso una domanda personale con cui concludere questa chiacchierata… noi la chiamiamo domanda UAU: hai un sogno nel cassetto, un’esperienza che vorrai fare prima o poi nella vita, anche se al momento ti sembra impossibile da realizzare?

Vorrei vivere in una città di mare con le mie figlie. E vorrei passare le mie giornate leggendo.

massimo baldi

 

Per approfondimenti su Massimo Baldi

Facebook: www.facebook.com/massimobaldi1981/

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