A tu per tu con il Candidato di Orgoglio Toscana, Maurizio Folli. Elezioni Regionali, Toscana. 20-21 Settembre 2020.
A cura di Irene Pagnini
Ci parli di lei, della sua storia personale, dell’esperienza politica… In breve: chi è Maurizio Folli?
Mi chiamo Maurizio Folli, ho 59 anni, sono un Avvocato Cassazionista che svolge la sua attività sia nel settore civile che in quello penale, con particolare attenzione al diritto minorile, sono abilitato alle difese d’ufficio al Tribunale per i Minorenni, e nel diritto dell’immigrazione.
Mi interesso di diritto sportivo, ed in particolare del diritto sportivo femminile assistendo, dal punto di vista giuridico, atlete nel settore calcistico e, negli ultimi anni, sono relatore al Corso di Diritto Sportivo organizzato dall’Università degli Studi di Firenze.
Faccio parte dell’Associazione Italiana Avvocati dello Sport di cui sono Vice Coordinatore Vicario per la Toscana.
Ho iniziato l’attività politica giovanissimo iscrivendomi alla Federazione Giovanile Socialista ove ho ricoperto l’incarico di Segretario Regionale della Toscana. Sono stato eletto nel Consiglio di Quartiere n. 12 di Firenze nella lista del Psi, prima che le Circoscrizioni venissero ridotte a 5. Ho collaborato con Valdo Spini e con il Circolo di Cultura politica Fratelli Rosselli di cui sono stato segretario.
Ho aderito ai DS e, successivamente, al Pd, dove ho ricoperto l’incarico di Vice Segretario Cittadino di Firenze, per poi, dopo una breve esperienza con Campo Progressista di Giuliano Pisapia, ritornare al Psi che mi ha presentato come Capolista nella lista Insieme alle elezioni politiche del 2018.Sono Segretario della Federazione Metropolitana del Psi di Firenze e mi presento, come capolista, nella circoscrizione di Firenze 1 e Prato.
Crede che oggi parlare di valori di destra e sinistra abbia ancora un senso, e se sì, sono gli stessi valori di 50 anni fa?
Parlare di destra e di sinistra potrebbe sembrare, ormai, un qualcosa di lato, sono termini che apparentemente hanno perso i loro confini andandosi quasi a contaminare l’un l’altro. Questa però è solo l’apparenza. Giustamente Lei ha richiamato quelli che sono i valori della destra e della sinistra i quali hanno ancora un senso molto profondo. Le scelte politiche non possono prescindere dalle nostre idee e queste ultime si basano molto sulla nostra storia, sulla storia dei partiti e dei movimenti che rappresentiamo.
Credere che non esista più alcuna differenza fra destra e sinistra significherebbe cancellare la storia del nostro paese e i valori, profondamente diversi, insiti nei differenti schieramenti.
Le differenze ci sono ancora e sono ben visibili, è la differenza tra chi vuole un paese bloccato, tra chi ha una visione vecchia di questo paese e chi ha una visione innovativa, volta al futuro e volta a migliorare questo paese.
Si pensi alla sanità, all’integrazione, al mondo del lavoro, alle questioni giovanili, all’ambiente e risulta palese la differenza tra una destra reazionaria e populista ed una sinistra moderna che si impegna per lo sviluppo dello stesso.
La differenza si evidenzia ancor di più da quando l’attuale leader della destra, Salvini, ha deciso di improntare la sua politica facendo dipendere il riconoscimento dei diritti in funzione del colore della pelle delle persone, ed è proprio in questo momento che dobbiamo tener ben presenti quelli che sono i valori della sinistra fondati sul riconoscimento di diritti valevoli erga omnes, perché tutti hanno diritto ad essere trattati con umanità in quanto esseri umani, punto, indipendentemente dalla razza.
Nell’indicazione di voto credi che debba prevalere il progetto politico del partito o VALORE della persona?
Ritengo che i due elementi non dovrebbero essere scindibili. Il buon candidato, a mio parere, è la persona che riesce a personificare i valori cardine del proprio partito.
Vede la politica come missione o come ambizione personale, o ritiene che il primo ambito non escluda necessariamente il secondo…?
La politica può essere solo missione che deve essere animata da una forte passione volta al bene del proprio paese. Ed è proprio per l’amore che ho per la mia Regione che ho deciso di candidarmi.
Qual è, se c’è, il politico nella storia della politica Italiana al quale si ispira?
La mia storia socialista non può che portarmi a pensare a Sandro Pertini, il Presidente di tutti gli italiani, che ha saputo coniugare la politica con il bene del nostro paese.
E adesso una domanda personale con cui concludere questa chiacchierata… noi la chiamiamo domanda UAU: ha un sogno nel cassetto, un’esperienza che vorrà fare prima o poi nella vita, anche se al momento sembra impossibile da realizzare?
Vorrei avere più tempo da dedicare alla scrittura e riuscire a finire il mio libro su lo sport femminile a cui lavoro ormai da qualche anno.
Per approfondimenti su Maurizio Folli
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