A tu per tu con il Candidato di Sinistra Civica Ecologista, Simone Bartoli. Elezioni Regionali, Toscana. 20-21 Settembre 2020.
A cura di Irene Pagnini
Parlaci di te, della tua storia personale, della tua esperienza politica… In breve: chi è Simone Bartoli?
Mi chiamo Simone Bartoli, sono nato a Firenze il 9 Giugno 1974 e sono Laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Pisa. La mia esperienza politica comincia molto presto, quando a 17 anni mi sono iscritto ai Giovani Comunisti di Rifondazione poi, due anni dopo (1993) a quel Partito di cui successivamente sono diventato Segretario del Circolo Comunale. Nel 1995 Sono stato eletto Consigliere Comunale nel mio Comune di residenza, Rosignano Marittimo (LI), e ho assunto successivamente (1996) la carica di Capogruppo e poi quella di Assessore allo Sviluppo Economico (2002). Nel frattempo avevo lasciato Rifondazione Comunista per dare vita all’esperienza dei Comunisti Italiani, in forte contrasto con la scelta di allora di far cadere il primo Governo di Romano Prodi (1998). Dei Comunisti Italiani sono stato Segretario Provinciale e Membro della Segreteria Regionale. Dal 2004 ho ricoperto l’incarico di Assessore Provinciale a Livorno con deleghe allo Sviluppo Economico e Assetto del Territorio. Mi sono dimesso nel 2008 per divergenze politiche con il mio Partito e ho abbandonato per lungo tempo l’attività politica diretta. Nel 2010 ho aperto una Birreria nel centro di Livorno che ho gestito per quasi 10 anni, fino a quando non ho venduto il locale nel 2019.
Il nuovo cambio di vita mi ha riavvicinato alla politica e ho finito per accettare la proposta di Articolo UNO, a cui sono iscritto fin dalla sua nascita (2017), di svolgere il compito di Segretario Regionale della Toscana.
Con questo incarico mi candido al Consiglio Regionale nei Collegi elettorali di Firenze 1 (Centro) e di Livorno.
Credi che oggi parlare di valori di destra e sinistra abbia ancora un senso, e se sì, sono gli stessi valori di 50 anni fa?
Sono certo che le differenze tra Destra e Sinistra siano ancora attualissime. Naturalmente le condizioni della Società sono profondamente cambiate e occorre sempre aggiornare i propri punti di vista al periodo nel quale viviamo. Tuttavia valori come la Libertà, l’Uguaglianza, la Solidarietà, la Giustizia Sociale sono attualissimi anche in questo mondo moderno, oserei dire forse ancora più di un tempo. Il Lavoro rimane infatti l’unico elemento vero di emancipazione che l’essere umano ha a disposizione per realizzare se stesso, i suoi desideri e per definirsi all’interno della società. Per questo è importante che il Lavoro sia al centro del dibattito politico e i provvedimenti governativi – a tutti i livelli – siano volti a garantire alle giovani generazioni opportunità di lavoro, ma anche qualità dello stesso: sicurezza, diritti e salari adeguati al costo della vita. Una Società con livelli minimi di occupazione è una società debole; così come lo è una Società dove anche chi lavora non riesca ad uscire dalla povertà perché il proprio salario non consente una tranquillità personale familiare.
Nell’indicazione di voto credi che debba prevalere il progetto politico del partito o VALORE della persona?
Io credo nella Politica. Credo quindi che nella scelta elettorale debba prevalere il Voto verso quelle persone che con te condividono gli stessi valori e gli stessi ideali. Non potrei mai votare una persona che si presenta in uno schieramento opposto al mio. Anche se stima e rispetto possono continuare ad esserci. Da attore politico e militante mi piacerebbe che la mia parte (il mio Partito) riuscisse a candidare sempre persone di valore non solo politico, ma anche morale. Siamo tutti consapevoli che ciò è un auspicio ideale, ma la ricerca delle migliori energie umane deve essere una costante nella scelta delle candidature. Lo sforzo dei Partiti dovrebbe essere quello di candidare per funzioni pubbliche le migliori capacità, competenze, esperienze, conoscenze che si possano trovare nella Società.
Vedi la politica come missione o come ambizione personale, o ritieni che il primo ambito non escluda necessariamente il secondo…?
La Politica è una passione. Una passione che spesso nasce nei giovani. Nessun giovane inizia a far politica per ricoprire una carica pubblica. ho cominciato a fare politica perché mi indignavo di fronte alle ingiustizie del modo, alla fame che uccide i bambini africani; allo sfruttamento dei bambini lavoratori nel sud-est asiatico; alla distruzione dell’ambiente da parte delle multinazionali che cercano il massimo profitto ad ogni costo; alle guerre.
L’ambizione è un’altra cosa. Esiste nell’Uomo ed è giusto che sia così. Una sana ambizione è la voglia di mettersi alla prova con problematiche sempre più complesse e dimostrare di essere in grado di affrontarle. L’ambizione è bella quando ha queste caratteristiche.
Quando cioè, per affermare te stesso non calpesti i tuoi principi e i tuoi valori. E quando per affermare te stesso non tenti di impedire l’affermazione degli altri, riconoscendo magari che alcuni posso essere anche migliori di te per ricoprire un incarico o per svolgere una funzione.
Qual è, se c’è, il politico nella storia della politica Italiana al quale ti ispiri?
Sicuramente la mia formazione culturale e politica, a prescindere dai diversi Partiti nei quali ho militato, rimane quella di un Comunista Italiano. Quella cultura cioè che ha saputo coniugare la ricerca dell’Uguaglianza e della Giustizia Sociale tra i cittadini, alle Libertà democratiche e ai Diritti garantiti dalla nostra Costituzione Repubblicana e Antifascista. Il personaggio politico che forse più di chiunque altro ha racchiuso in sé e nella sua esperienza politica e intellettuale questa sintesi è stato Palmiro Togliatti.
E adesso una domanda personale con cui concludere questa chiacchierata… noi la chiamiamo domanda UAU: hai un sogno nel cassetto, un’esperienza che vorrai fare prima o poi nella vita, anche se al momento ti sembra impossibile da realizzare?
Beh, rimane il sogno di quando ero piccolo: viaggiare nello Spazio. Ma non credo che lo farò…..
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