Quando parliamo di voce ci riferiamo ad una caratteristica fondamentale del nostro modo di essere poiché trae origine dal nostro respiro, che rileva esattamente chi siamo.
Inoltre la modalità del respiro e di regolazione del fiato danno vita alla voce, trasmettendo vibrazioni e rivelando le nostre intenzioni ed emozioni.
Sia il respiro che la voce sono due meccanismi inconsci ed è per questo che, fino a quando non dirigo la mia attenzione ed il mio ascolto attivo verso di loro, permangono nella sfera della non consapevolezza.
In particolare la voce, caratterizzata da ritmo, intonazione, timbro, sonorità e cadenza, è uno degli strumenti più preziosi che abbiamo per entrare in comunicazione con l’altro e con noi stessi, che ci permette di esprimere al meglio quello che sentiamo dentro, ma purtroppo non sempre è così facile.
“Ogni giorno le mie colleghe mi mettevano alle strette ed io non riuscivo ad esprimere tutto quello che mi passava per la testa. Pensavo giorno e notte a ciò che avrei potuto dire loro ma in quei momenti c’era qualcosa che mi bloccava…eppure sapevo bene cosa stavo provando!”
Quante volte ci capita di dover tacere ciò che il nostro corpo urlerebbe al mondo intero?!
Abbiamo imparato ad usare la voce grazie all’apprendimento per imitazione ascoltando le figure di riferimento. Per esempio da bambini abbiamo appreso che utilizzando un tono di voce “particolare” eravamo in grado di catturare l’attenzione dei nostri genitori per soddisfare i nostri bisogni di: accudimento, carezze, accondiscendenza e così via.
Il parlare, il lamentarsi, il cantare, l’urlare sono delle espressioni che possono essere considerate affettive in quanto, una volta rivelate, esprimono il nostro bisogno di: dire la verità, libertà, euforia, gioia, rabbia, sicurezza, dolcezza, tenerezza, di essere toccati sino al desiderio di occupare il posto che ci spetta nella vita, in una relazione amorosa o lavorativa.
Quando parliamo lo facciamo con tutto il corpo e l’espressione vocale smuove le nostre emozioni con i muscoli, attraverso la postura, l’espressione del viso e lo sguardo.
Le emozioni possono essere espresse in modo chiaro ed esplicito e la nostra voce sarà la protagonista: potrà assumere un tono forte e deciso, tenero e morbido, leggero e insicuro, assertivo o accondiscendente.
Eppure quel tono esprime in quel preciso momento esattamente chi siamo o chi vorremmo essere.
Non tutti riescono ad esprimere quello che hanno dentro e quello che sono: alcune volte può accadere che la voce rimanga intrappolata e si blocchi. Quando accade ciò risulta difficile cercare la giusta energia per liberare la propria voce naturale.
Il suono può rappresentare sia la disarmonia che l’armonia emotiva. Quindi lavorare sulla modulazione della propria voce può diventare un’opportunità per acquisire sempre più una maggiore consapevolezza di Sé e delle proprie risorse.
L’ANGOLO DEGLI ESERCIZI: ASCOLTA LA TUA VOCE
Ritagliati quotidianamente (o quando lo ritieni necessario) 5 minuti per te: puoi utilizzare un cronometro o una sveglia che ti aiuterà a rendere efficace questo tempo e questo esercizio.
Il tempo a disposizione è stato sufficiente o è stato troppo?
Gradualmente, rendi tuo questo esercizio dando importanza ed ascolto al tuo corpo.
• Scegli un momento e un posto tranquillo per fare questo esercizio.
• Una volta scelto, prova a fermarti davvero e inizia a respirare, non stenderti ma rimani in piedi.
• Prova a dire la parola “no” in due modalità differenti.
• Sussurra il “no” utilizzando una tonalità bassa ponendo attenzione al tuo respiro.
• Prova a caricare il tuo respiro e a dire il tuo “NO” usando un tono di voce forte e assertivo.
• Non rimanere nella testa ma prova a dare ascolto al tuo corpo, ad entrare in contatto con lui e chiediti come stai.
Una volta terminato l’esercizio prova a scrivere su un foglio le tue sensazioni e cerca di vedere se con il tempo cambiano. Se vuoi puoi condividerle con me, io ne sarò felice!
TI ASPETTO il prossimo mese con un nuovo articolo sulla consapevolezza corporea e sul tuo Ben-essere psicologico.