Quale modo migliore di festeggiare il secondo anno di attività di Post Industrial Atelier se non ospitando le fotografie della serie CELLOPHANE di FILIPPO BASETTI? DIAPHANE è un progetto site-specific: un esperimento che permetterà ai visitatori di immergersi e farsi avvolgere da fasce di cellophane che diventanando pareti mobili, ospiteranno le opere fotografiche di Filippo Basetti. Fotografie dove il fotografo e la modella sono separati da cellophane permettendo così ad ognuno di sentirsi libero di potersi esprimere. Fotografie dove la trasparenza è la vera protagonista; la luce, appunto, che attraversa e lascia intravedere il contorno del soggetto di un pallore che lascia quasi vedere al di sotto della pelle.
Filippo Basetti, nato a Pistoia nel 1975, si occupa di arti visive. Non si pone il problema del mezzo ma del fine, ovvero raggiungere e restituire al meglio un’idea o un progetto. Passa così dalla fotografia, alla pittura, al video, al modello e all’installazione senza problemi di coscienza o di morale. Quasi tutti i suoi lavori, si rifanno alla fine all’architettura, alla fantascienza e alla visione organica della società, come unicum organismo vivente. Lavora inoltre per studi di architettura come designer tridimensionale, come disegnatore di copertine per gruppi musicali, fotografo e videomaker per case editrici, enti pubblici, associazioni e privati. Ha partecipato a numerose collettive, mostre personali e ha all’attivo riconoscimenti nel campo dei cortometraggi e video. Si ricordano le ultime personali a Pistoia presso la “Fondazione Jorio Vivarelli” nel 2018, “Sincresis” a Empoli nel 2014, a Pistoia presso “Aoristò” nel 2009, a Roma presso “Ketumbar” nel 2006 e a Firenze presso il “Gran Caffè Giubbe Rosse” nel 2005; le collettive come: “Manifesto Urbano” a Pistoia nel 2015; “Oltrecittà – Missing Masses” a Villa La Magia a Quarrata e “Impulse wave on the rock chariot” al Fuori Expo Toscana, nel 2015; “Finte Nature” presso il Mac’n di Monsummano Terme e ”Fotografia Europea 2013 – sezione OFF” a Reggio Emila, nel 2013; “I am design positive” presso la Triennale Bovisa di Milano e “Pistoia, I colori dell’esilio” presso la Biblioteca San Giorgio, il Chiostro San Giovanni e le Sale Affrescate del Comune di Pistoia, nel 2010; “Tools for Revolution or Just for Sale” presso Villa Romana a Firenze nel 2009; “Cina Cina Cina!!!” presso la Strozzina di Firenze nel 2008; “Postfordist Reality” a Pontedera nel 2007; “In visita – Giovani Artisti a Pistoia” presso il Centro di Documentazione Giovanni Michelucci a Pistoia nel 2004; “Contested Space” presso la Stazione Leopolda di Firenze e “S.O.S. Design per Emergency” presso l’ Università dell’Immagine di Milano nel 2002. Ha opere in collezioni pubbliche e private. Per info:www.filippobasetti.com