Cultura

FUSION Scambio culturale Seravezza – Hong Kong

Toscana e Hong Kong
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Scritto da Sara Pellegrini

Domenica 17 ottobre nella cornice degli spazi della Fondazione ARKAD di Seravezza si è svolta la terza fase del progetto FUSION, uno scambio interculturale fra Toscana e Hong Kong, tra le venature del marmo e del legno che andranno a fondersi per creare qualcosa di unico. Concetto che ritroviamo alla base del progetto FUSION dove a unirsi non saranno solo due materiali ma due idee e due culture: appunto quelle della Toscana e Hong Kong.

Dopo l’evento dello scorso luglio, in cui sono state mostrate in anteprima le sculture in marmo create in Italia, per la prima volta sono state visibili le cinque opere in legno arrivate da Hong Kong.

Durante questo incontro tenutosi in video conferenza con la Cina, sono state svelate le coppie di lavoro per cui – sulla base di un progetto artistico condiviso – ogni artista a Seravezza sarà chiamato a modificare e completare l’opera di un artista ad Hong Kong e viceversa in Toscana. 

Le coppie formate fra Toscana e Hong Kong saranno composte da: 

Francesca Bernardini e Danny Lee (LEE Chin-fai 李展輝)

Flavia Robalo e Violet Shum (SHUM Ka Wai 岑嘉慧)

Lorenzo Vignoli  e Yaman Chau (CHAU Yuen-yuen 周圓)

Aurélien Boussin e Margaret Chu (CHU Cheuk-wai 朱卓慧)

Jacob Lucius Cartwright e Ho Yuen Leung (何遠良)

Di seguito un estratto delle biografie degli artisti e le opere che sono e saranno oggetto del progetto FUSION

Francesca Bernardini (Carrara, Italia, 1974)

Toscana e Hong Kong
ph: Simone Verona

Francesca Bernardini nasce a Carrara. Frequenta il liceo artistico locale e si diploma con il massimo dei voti all’Accademia di Belle Arti di Carrara nella sezione Scultura.

In quegli anni, frequenta lo studio di scultura e disegno SGF e matura un’eccellente conoscenza delle tecniche tradizionali della lavorazione del marmo. Facendo della sua ricerca artistica uno stile di vita, la scultura come mezzo espressivo è per Bernardini come l’acqua, necessaria.

Presente in mostre ed eventi artistici internazionali, inaugura la sua prima personale a Carrara nel 2004 e riceve numerosi premi e riconoscimenti internazionali come quello del Club Unesco (2005); la residenza artistica per “Sculpture by the Sea” Sydney organizzata dal Consolato d’Italia in Australia (2007); il riconoscimento all’eccellenza da parte del Comune di Carrara (2008).

Negli ultimi anni, partecipa con frequenza a numerosi simposi di scultura come quelli tenuti in Iran, Cina, Germania, Ucraina e Cile, realizzando opere monumentali. Attualmente vive e lavora a Carrara.

Danny Lee (LEE Chin-fai 李展輝) (Hong Kong, 1952)

Toscana e Hong Kong
ph:Ringo Tang

Nato a Hong Kong, Danny Lee Chin-fai, è uno dei principali scultori di Hong Kong. Si laurea alla Swire School of Design dell’ex Politecnico di Hong Kong nel 1980 e completa il corso di Scultura Moderna dell’Università di Hong Kong nel 1993. Profondamente influenzato dalla pittura cinese tradizionale, le sculture di Lee sono liriche e poetiche nelle forme, stimolano l’introspezione e nascono dall’osservazione di oggetti banali, comuni, come le gocce di pioggia o il fumo delle auto. Il suo lavoro viene esposto in mostre locali e all’estero, e molte sono le commissioni per la realizzazione di opere d’arte per spazi pubblici a Hong Kong. 

Musei, università, enti pubblici, aziende e privati ​​collezionano le sue opere, tra cui: l’Hong Kong Museum of Art, l’Hong Kong Heritage Museum; l’Hong Kong Arts Center; l’Università Cinese di Hong Kong; l’Hong Kong Airport Authority; l’ Hong Kong Hospital Authority; la MTR Corporation e l’Hong Kong Jockey Club.

Flavia Robalo (Buenos Aires, Argentina, 1973)

Toscana e Hong Kong
ph: Simone Verona

Flavia Robalo inizia la sua formazione in pittura e scultura nel 1984 e nel 1991 approfondisce le tecniche di lavorazione del marmo come allieva e assistente dello scultore Orio Dal Porto. Nel 1997 intraprende il primo viaggio a Pietrasanta, dove continua ad affermarsi come scultrice iniziando ad esporre il suo lavoro in un susseguirsi di simposi ed attività artistiche. Ottiene riconoscimenti e premi internazionali legati alla sua opera nel corso degli anni in tutto il mondo.

Violet Shum (SHUM Ka Wai 岑嘉慧) (Hong Kong, 1969)

Toscana e Hong Kong
ph: Ringo Tang

Violet Shum inizia molto presto lo studio della pittura sotto la guida di un ritrattista, Wong Kum. Nel 2003 si laurea in Belle Arti presso la RMIT University, nel 2016 consegue la laurea specialistica in Filosofia presso l’Università Cinese di Hong Kong e nel 2017 frequenta un corso di specializzazione in Scultura presso l’Hong Kong Visual Arts Centre, vincendo un premio alla creatività. 

Sebbene sia interessata alla trasformazione di materiali industriali, come reti e fili di acciaio inossidabile, gli elementi naturali svolgono un ruolo complesso nelle sue opere, permettendole di mostrare a chi le guarda un mondo intrecciato di tecnologia digitale e bellezza naturale. 

Shum, attiva nell’arte e nel design, contribuisce spesso a programmi di educazione artistica. Vince nel 2010-11  la VSC Freeman Foundation Asian Artists’ Fellowship  e nel 2012 è finalista del People’s Choice Award of Cliftons Art Prize. Nel 2019 frequenta un laboratorio di pittura e scultura a Firenze, grazie a una borsa di studio del Professor Mayching Kao Arts Development Fund. Shum vive e lavora a Hong Kong.

Lorenzo Vignoli  (Lucca, 1981)

Toscana e Hong Kong
ph: Simone Verona

Lorenzo Vignoli nasce e cresce a Lucca, in Toscana. Fin da bambino dedica la sua vita all’arte: a quattordici anni è apprendista presso un importante pittore locale che lo introduce all’impressionismo e studia belle arti a Lucca, Chicago, Londra e Irlanda.  Nel 2000 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Carrara e trascorre diversi anni lavorando come scultore residente in diversi laboratori di marmo nel carrarese e nei dintorni di Pietrasanta, allo stesso tempo, è coinvolto con la comunità artistica locale e il vivace movimento artistico contemporaneo in Toscana. Espone opere in tutta Italia e in diversi progetti pubblici e commissionati in California, Francia, Australia, Cina, Brasile, Irlanda, Israele, Rwanda e Bosnia. Sono viaggi che ne sviluppano le conoscenze e ne aumentano le capacità e la tecnica, incorporando le proprie radici in nuovi stili e culture. Basata sulla costante ricerca della bellezza, la pratica artistica ed estetica di Vignoli è fortemente influenzata da due scultori in particolare: Michelangelo e Rodin. 

Yaman Chau (CHAU Yuen-yuen 周圓緣) (Hong Kong, 1990)

Toscana e Hong Kong
ph: Ringo Tang

Interessata all’artigianato sin da piccola, nel 2016, come studente della Hong Kong Art School, Chau  è stata introdotta all’arte della scultura e da allora ne è rimasta affascinata. Si è recentemente laureata in Scultura presso l’Hong Kong Visual Art Centre, dove ha potuto sviluppare le sue abilità di scultrice con metallo, sabbia, bambù e argilla,  immergendosi profondamente nella conoscenza della scultura in legno e marmo.

Aurélien Boussin (Lisieux, Francia, 1986)

Toscana e Hong Kong
ph: Simone Verona

Di origine normanna, Boussin si diploma in Restauro di Monumenti Storici a Parigi e lavora su importanti monumenti come il Notre Dame di Parigi e la Reggia di Versailles. In seguito si sposta nel nord-ovest della Francia lungo la Loira dove si appassiona alla scultura e al marmo tanto da trasferirsi in Versilia, a Carrara e Pietrasanta. Le sue opere astratte in marmo e pietra, ispirate dalla natura e dall’uso della geometria tra equilibrio e slancio, sono state esposte a Roma, Barcellona, Torino, Forte dei Marmi, Norvegia e Svizzera. La sua opera si rivela esprimendo stati d’animo, riflessioni e desideri intimi e personali. Le sue sculture sono esposte in diverse mostre e partecipa a concorsi o simposi artistici internazionali. Vive e lavora tra Torino e Carrara.

Margaret Chu (CHU Cheuk-wai 朱卓慧) (Hong Kong, 1976)

ph: Ringo Tang

Margaret Chu è un’artista interdisciplinare dedita alla scultura e alla pittura. Si laurea con un master in Belle Arti all’Università Cinese di Hong Kong. Le sue opere esplorano il rapporto tra essere umano e ambiente urbano. È particolarmente interessata a temi come “oggetto e spazio”, “tempo” e “ricordi”.

Recentemente, Chu ha concentrato il suo impegno artistico nella creazione di sculture di carta su larga scala. Le sue opere d’arte combinano immaginazioni fiabesche e condizioni sociali realistiche, ritraendo le attività umane attraverso metafore teatrali. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il “Ting Yen Yung Creative Award” dal Dipartimento di Belle Arti dell’Università Cinese di Hong Kong; è stata menzionata nei “40 Under 40 Awards 2014” da Perspective Magazine; ha ottenuto il premio “MTR • Tiara Sculpture Competition” dall’Hong Kong Arts Center, ed è stata nominata finalista agli “Hong Kong Contemporary Art Awards 2012” organizzati dall’Hong Kong Museum of Art. Il suo lavoro è nelle collezioni dell’Art Promotion Office.

Jacob Lucius Cartwright (Australia, 1982)

ph: Simone Verona

Nato e cresciuto in ambiente artistico e lui stesso molto dotato in campo musicale ed artistico, Cartwright è affascinato dalla versatilità tecnica, dal poter lavorare con qualsiasi mezzo al fine della creazione. Crea senza l’ausilio di modelli e preferisce un approccio diretto, iniziando con la ricerca di un materiale adatto a far germogliare un seme scoperto in un lavoro precedente – un metodo che ha sviluppato direttamente dalle sue esperienze musicali, di composizione ed improvvisazione grazie a collaborazioni con gruppi artistici, multidisciplinari e spesso basati sulla performance (come con Koski e Bob Collective). 

Tra le mostre di Cartwright da citare: l’esposizione alla Deem Gallery di Hong Kong, La Rondine Gallery in Italia e Hong Kong, Leonida Estate in Toscana, la Biennale di Soncino a Cremona, la Barcelona SWAB art fair, l’Axes Collective a Bruxelles, La Polveriera a Pietrasanta e l’Australia House a Londra.

Ho Yuen Leung 何遠良 (Hong Kong, 1969)

Toscana e Hong Kong
ph: Ringo Tang

Ho si laurea presso il dipartimento di Belle Arti dell’Università Cinese di Hong Kong nel 1995, e completa la magistrale in scultura presso la stessa università nel 2002.

Per le sue sculture, Ho raccogliere tronchi e rami caduti –  principalmente di acacia confusa o acacia di Taiwan – ne lavora ripetutamente il legno, fino ad ottenere una forma stretta, lunga, sottile al punto che difficilmente resterà eretto, in equilibrio, senza ausili. La sua scultura è affusolata, appiattita, quasi a diluirne le caratteristiche tridimensionali. 

Le sue opere sono generalmente senza titolo, ma ne sono indicati i materiali, l’anno di creazione e le dimensioni. Negli ultimi anni, la sua ricerca artistica si è estesa ad altre forme di produzione, come mosaici, stampa 3D, installazioni ambientali. Le tematiche che caratterizzano sua opera derivano da riflessioni sulla vita quotidiana, sulla cultura locale, sulle questioni sociali e sui cambiamenti climatici. Ho ama la natura, il lavoro all’aperto e l’arte.

Dove non esistono parole da ascoltare o frasi da dire la condivisione diventa una danza miracolosa. Tutto è affidato alla forma e alle emozioni che scaturiscono da un movimento. Linee morbide spezzate da angoli di luce dove si inseriscono punti di vista diversi fatti da materiali complementari.

Questo è FUSION: Toscana e Hong Kong, un progetto meraviglioso da cui è inevitabile farsi coinvolgere.

INFO www.arkad.it

Sara Pellegrini

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