A 700 anni dalla stesura della Divina Commedia ecco che spunta fuori la realtà virtuale e la possibilità di vederla rivivere. Un’idea che prende vita grazie al connubio fra la start up italiana – Beyond the Gate e il Collegio San Carlo.
A breve sarà il settimo Centenario della morte dell’autore di questo testo “sacro” e chissà se lo stesso Dante avrebbe mai potuto immaginare che la sua opera divenisse una proiezione virtuale. Ebbene si ciò è stato realizzato grazie a queste due realtà, Beyond the Gate e il Collegio San Carlo, le quali hanno creato DANTE VR | La Porta dell’Inferno, una vera e propria esperienza nel mondo del virtuale, che prende rigorosamente spunto dal primo canto dantesco di apertura. Ed è così che l’iniziativa è stata giustamente patrocinata da La Società Dante Alighieri.
Ma come funziona? Pare che a un certo punto sia possibile trovarsi a passeggiare nella selva oscura, in quegli stessi posti cupi che si trovano scorrendo le pagine della Divina Commedia. Grazie a questa esperienza ci si muove davvero come fossimo lo stesso Dante. Ci è concesso perdersi, fra buio e timori, sfidando fiere, per ritrovare alla fine la strada verso il monte in alto per varcare poi la porta dell’Inferno. Grazie a Dante VR ci si addentra nel primo Canto, come un luogo reale impersonando Dante stesso, vivendo in prima persona questa avventura stupenda.
Utilizzare il potenziale offerto dal mondo digitale consente anche ai più giovani di appassionarsi attraverso un linguaggio nuovo alle antiche scritture. Attraverso un videogioco, della durata di quindici minuti, in un contesto educativo, si valorizzano e diffondono contenuti culturali.
“Questo progetto è l’esempio di come la collaborazione e lo scambio fra realtà apparentemente diverse – quali una start up e un’Istituzione educativa centenaria di riconosciuta eccellenza – possano arrivare a generare innovazione a partire dalla tradizione. Dante VR afferma Marco Arena, CEO e co-founder di Beyond the Gate – è un prodotto di realtà virtuale pensato per avvicinare le nuove generazioni allo studio della Divina Commedia, attraverso il linguaggio contemporaneo del videogioco e con grande attenzione ai contenuti storici. Ringrazio il Collegio San Carlo per essersi messo in gioco con sguardo innovativo e per aver sperimentato un nuovo media come il videogioco”.

Questa unione ha reso possibile lo sviluppo di un ponte di unione fra gli studenti e l’autore rendendo la narrazione di un testo antico contemporanea. Ci si immedesima in Dante, vivendo le stesse emozioni, provando la stessa difficoltà di rimanere sulla via giusta e di affrontare le fiere.
Come in ogni gioco che si rispetti vi sono più livelli di fruizione: la prima parte è all’interno della selva oscura, poi arrivati alla porta dell’Inferno si incontra la guida speciale, Virgilio, che narra alcuni canti dell’Eneide. Il giocatore durante il gioco si può davvero perdere, ma per acquisite ancora più nozioni sulla Divina Commedia e l’autore. La fine del gioco è appena arrivati alla porta dell’Inferno.
“Dante VR e il più ampio progetto DAMA appena inaugurato si inseriscono in una visione di progressiva trasformazione della didattica, che ha visto il Collegio capofila in alcune delle innovazioni più significative degli ultimi anni – ha ricordato il Rettore don Alberto Torriani. Cerchiamo di dare risposta alle più importanti sfide educative contemporanee: dotare gli studenti di strumenti innovativi attraverso cui interpretare e anticipare il futuro”.
L’avvio di Dante VR si inserisce nel contesto dell’inaugurazione del DAMA – acronimo di Digital Arts Music Agorà – all’interno del Collegio San Carlo: nuovi ambienti dedicati al potenziamento dell’offerta didattica, alle arti espressive e alla digitalizzazione, con la creazione di laboratori per la robotica e i linguaggi digitali, una sala musica, un atelier d’arte e una sala polifunzionale.