Cari amici fashionisti, oggi parliamo di co-branding, un co-branding di stile fra due cult della moda: abbigliamento e occhiali.
È a partire dagli anni Sessanta che l’occhiale si trasforma da mera protesi in oggetto di culto, facendosi carico dell’immagine di artisti famosi, da Mastroianni alla Callas, e accentuando il carisma di imprenditori e vere icone di stile come Aristotele Onassis.
L’occhiale sviluppa le sue forme intorno ai volti, cercando di dare un carattere diverso ad ognuno di essi e modellare l’immagine di sé.
L’ideatore nonché stilista Alessandro Risaliti, conoscitore della poliedricità dell’universo femminile, ha deciso che all’interno delle proprie collezioni non poteva mancare un accessorio come l’occhiale.

La collezione si svilupperà secondo le nuove tendenze che ci portano a reminiscenze delle forme anni Trenta e Settanta, rivisitate con materiali attuali e nuove tecnologie, ferma restando l’artigianalità nella produzione. Un mix che dà vita a un equilibrato connubio tra tradizione, artigianalità e tecnologia: una tendenza innovativa nel concepire l’occhiale, uno sguardo al futuro che mantiene comunque un’anima nostalgica e retrospettiva in un processo ricercato di forme e colori.
Il processo produttivo e tecnico verrà seguito in ogni sua fase da Fabrizio Salvi, dell’ottica “Spazio Ottico“, il quale fin in tutta la sua carriera si è dedicato con impegno alla ricerca di tendenze nuove nel campo dell’occhialeria, senza mai tralasciare l’impronta artigianale e tradizionale del proprio mestiere. Per lo sviluppo del progetto si è deciso di avvalersi di filiere produttive completamente italiane, così come è tenuto a fare qualsiasi produttore che voglia investire nella miglior qualità possibile.
Oggi come oggi ciò che fa la differenza in Italia, e all’estero per l’Italia, è niente di meno che il made in Italy, inteso come valorizzazione e conservazione dei tratti più classici di quella che fu l’esperienza italiana degli anni d’oro in questo ambito. Colori come il viola e le sue sfumature, si va dal rosa antico al Barbie ma si punta a riproporre anche i classici iconici di quegli stessi anni ovvero il nero e il bianco.
Se ve lo siete persi