Ettore Pacini è un music designer, appassionato ed esperto di musica jazz, e non solo. Sta per compiere 40 anni di consolle ed in questi anni ha lavorato in tantissime discoteche, locali ed eventi privati. Infatti, l’ho conosciuto in occasione della serata “Simposio” presso il Carbonile di Pistoia, dove, mi racconta, era stato invitato in quanto si trattava di una serata molto particolare e inconsueta, nella quale vi era la necessità di abbinare ad un contesto culinario molto particolare, un discorso musicale più raffinato di
quello che siamo soliti ascoltare ai tradizionali aperitivi; per lui questo significa soltanto una cosa: genere soul, funk e disco in versione originale. Mi racconta, inoltre, che conduce una trasmissione il martedì sera su Radio Prato Web, durante la quale spazia dal jazz classico a quello più contemporaneo.
La sua è una passione continuamente alimentata da una forte curiosità, che è nata all’età di 14 anni quando ha iniziato a comprare i primi dischi.
Quando hai una passione così forte per qualcosa, sei spinto da un’irrefrenabile e inspiegabile curiosità a conoscere sempre di più di quello che ti piace. Io mi ritrovo ad ascoltare musica nuova perfino alle 4 di notte… e non smetterei mai.
Gli ho chiesto che canzone sceglierebbe se dovesse descrivere se stesso.
Dopo un po’ di riflessione, mi ha detto che, essendo nato nella musica disco, sceglierebbe l’elemento fondamentale, che è un po’ il manifesto di questo genere: You make me feel, di Sylvester James.
Ha fatto conoscere la disco in tutto il mondo. Non puoi pensare a questo movimento musicale senza pensare a questa canzone. Ha qualcosa in più, oltre alla mano dell’uomo c’è qualcosa che va ben oltre.
Alla fine, quando gli ho chiesto se voleva aggiungere qualcosa, mi ha detto:
Non ascoltare mai il reggaeton o la trap. Non hanno nessuna struttura alle spalle, tra 27 minuti tutti se ne saranno già dimenticati. Non hanno storia, si basano sul nulla. Evaporeranno, con la stessa velocità con la quale sono apparsi se ne andranno via. Questo lo combatterò sempre!