Un manifesto funebre, uno spazio vuoto, per documentare il lavoro svolto dall’artista durante il suo periodo di ritorno in Sicilia dopo numerosi viaggi. L’artista Giuseppe Stornello si dichiara morto e appende i manifesti funebri nella città di Comiso.
Da Nero Art Gallery a Comiso, in una stanza vuota, illuminata dalla luce naturale del cielo che entra dalla vetrata all’ingresso.
Si trova un manifesto con il nome dell’artista al centro della parete su una cornice nera:
Gli amici e la famiglia non daranno l’estremo saluto perché hanno trovato debiti sul suo conto corrente e non ne piangono la triste scomparsa”
Così recita il necrologio di Giuseppe Stornello.
L’ apertura della mostra segnata dall’assenza dell’artista, con il più potente ed evocativo degli strumenti che potrebbe essere a sua disposizione: la morte.

Il sipario è calato.

I necrologi sono stati affissi dall’agenzia funebre in giro per la città. Giuseppe Stornello ha lasciato il nostro mondo per i suoi conterranei. La morte come spettacolo. Ma poi il colpo di scena. Durante l’inaugurazione Stornello si presenta vestito da morte che accoglie la gente con musica e champagne in un prestigioso gioco ellittico, come la fine precede l’inizio.

L’artista si trasforma l’azione incarna l’opera d’arte e tutto ciò che resta al pubblico in questo spazio bianco e vuoto è immaginare un tempo di festa e di unione.
Come il nostro retaggio culturale passato, che festeggiava la morte come un lieto evento, invitandola a banchettare e festeggiare.
Giuseppe Stornello è riuscito a concretizzare una delle più grandi domande a cui non esiste risposta ma l’arma dell’ironia e della serenità.

Maggiori informazioni sull’artista su www.giuseppestornello.com
Alcune fumetti e illustrazioni di Stornello www.exibart.com/fumetti-e-illustrazione/poppaye-intervista-fumettistica-giuseppe-stornello/
Alla prossima, Julia