Alessandro Mollo è un attore e regista pistoiese, insegnante di recitazione teatrale e cinematografica al Liceo scientifico “Coluccio Salutati” di Montecatini. Si è aggiudicato una borsa di studio all’Ivana Chubbuck Studio, scuola in cui hanno studiato alcuni tra i più grandi attori di Hollywood, come Brad Pitt, Charlize Theron, Jim Carrey e Sylvester Stallone. Tornato da questa meravigliosa esperienza, ci ha raccontato come tutto è iniziato.
Nel 2014 partecipò al master di Ivana Chubbuck, promotrice di una nuova tecnica di recitazione alla quale sono debitori molti attori che sono riusciti ad impugnare la famosa statuetta degli Oscar. Illuminato da questa esperienza, decide di frequentare la scuola “Hollywood Techniques Studios” di Roma, della quale è direttrice una delle actor-coach più importanti a livello europeo, Patrizia de Santis, unica realmente certificata da Ivana Chubbuck in persona per poter insegnare la sua tecnica in Italia. Sotto la sua illuminante supervisione, Alessandro intraprende questo percorso di studi costituito da vari livelli, intervallati da test ed esami, fino a raggiungere l’ultimo gradino, ovvero il corso di recitazione americana: al termine di questi dodici mesi, grazie alla sua bravura, alla determinazione e alla costanza, è riuscito ad ottenere una borsa di studio per frequentare la scuola di Ivana Chubbuck ad Hollywood. Confessa che non sarebbe mai riuscito a realizzare questo sogno, che lui stesso riteneva inarrivabile, senza l’aiuto dell’insegnante Patrizia de Santis, che definisce un vero e proprio guru, e quello dell’insegnante di dizione americana Robert Steiner, un cantante, scrittore di libri, attore di musical e protagonista di Notre Dame de Paris, che si è esibito perfino sui palcoscenici di Broadway. Arrivato quindi il momento di partire, Alessandro ha frequentato la scuola di Hollywood per tre mesi: qui ha studiato, preparato ed interpretato alcune delle più famose scene di film internazionali, ovviamente sempre con la tecnica Chubbuck.
È una tecnica difficilissima e molto complessa, composta da 12 strumenti, che piano piano gli attori cercano di integrare dentro loro stessi per riuscire ad interpretare le scene mettendo in pratica più strumenti possibili. Questo permette di tirar fuori l’attore e non la persona, dimostrando di padroneggiare a pieno non soltanto il personaggio interpretato, ma anche la propria vita. Tutto questo lavoro è necessario per riuscire a trasmettere il personaggio al pubblico: essere attori è una vocazione. L’attore è colui che deve aiutare il pubblico ad essere migliore, deve riuscire a fare sulla scena ciò che lo spettare non è capace di fare nella vita quotidiana. Ecco perché il pubblico riesce ad affezionarsi ai personaggi. Il primo e più importante dei 12 strumenti è l’obiettivo complessivo, ovvero cosa il proprio personaggio vuole ottenere nella sua vita: è proprio questo che colora tutto il resto e costruisce la struttura nella quale verranno inseriti gli altri strumenti. La bibbia di questa tecnica è il libro scritto da Ivana Chubbuck, “Il potere dell’attore”.
Alla fine di questa incredibile esperienza, Alessandro è tornato in Italia, dove ha una marea di progetti in via di realizzazione e dove continua ad insegnare ai suoi studenti con passione e grande impegno. Ha dimostrato a se stesso, alle persone che lo hanno sempre sostenuto, ai sui alunni e a tutti noi, che con il duro lavoro, lo studio e con il cuore, non smettendo mai di crederci, qualsiasi desiderio può diventare realtà… anche quelli che sembrano irraggiungibili.