Cultura

“L’Italia fu una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.”

repubblica democratica
Scritto da Uau Magazine

“La Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro” nasce grazie alla volontà ANMIL nel 1950 come “Giornata Nazionale del Mutilato” la cui celebrazione doveva avvenire il 19 marzo di ogni anno in tutta Italia. Lo scopo era quello di riuscire a sensibilizzare istituzioni, forze politiche e opinione pubblica all’attenzione della sicurezza del lavoro e di garantire equa tutela alle vittime del lavoro e alle loro famiglie. Fu resa istituzionale con il Dir. P.C.M. 24 aprire 1998 e nel 2003 venne decisa la sua celebrazione nella seconda domenica di ottobre.Domenica 8 ottobre 2017 abbiamo festeggiato la sua 67° edizione con l’amaro in bocca. Dopo anni in cui avevamo avuto un calo fisiologico degli infortuni e delle

morti sul lavoro dovuti sia agli investimenti su prevenzione e sicurezza che al numero dei lavoratori occupati, i recenti rapporti Inail relativi ai primi sette mesi del 2017 mostrano un’inversione di tendenza con un aumento del 1,3% degli infortuni e del 5,3% delle morti sul lavoro denunciate.

Questa tendenza al rialzo, su una questione così delicata non è altro che lo specchio di un’Italia che sta cambiando. La Giornata, celebrata in maniera eterogenea in ogni città italiana, tra alta partecipazione in talune città e grandi assenti in altri, non fa altro che sottolineare ciò.

Che la cultura della sicurezza, della prevenzione sta incominciando ad essere latente. È un’Italia che sta operando tagli, grandi tagli su tutto ciò che riguarda il meccanismo scolastico, perché la sicurezza del lavoro deve partire formando i nuovi futuri lavoratori. Bisogna partire dalle scuole. Grandi tagli anche sul sistema welfare, sull’assistenza alle proprie fasce deboli. E a poco servono i piccoli, grandi interventi di associazioni di categoria o di istituti come l’Inail, che stanno cercando di evolvere la loro storica funzione di meramente assicurativa ampliandola in funzione “costruttiva”, preventiva.

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Questa tendenza al rialzo, su una questione così delicata non è altro che lo specchio di un’Italia che sta cambiando. La Giornata, celebrata in maniera eterogenea in ogni città italiana, tra alta partecipazione in talune città e grandi assenti in altri, non fa altro che sottolineare ciò.

Che la cultura della sicurezza, della prevenzione sta incominciando ad essere latente. È un’Italia che sta operando tagli, grandi tagli su tutto ciò che riguarda il meccanismo scolastico, perché la sicurezza del lavoro deve partire formando i nuovi futuri lavoratori.

Bisogna partire dalle scuole. Grandi tagli anche sul sistema welfare, sull’assistenza alle proprie fasce deboli. E a poco servono i piccoli, grandi interventi di associazioni di categoria o di istituti come l’Inail, che stanno cercando di evolvere la loro storica funzione di meramente assicurativa ampliandola in funzione “costruttiva”, preventiva.

 

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