La mostra di Umberto Buscioni “L’anima segreta delle cose”, a cura di Gabi Scardi, rimarrà esposta a Palazzo Fabroni di Pistoia fino al 27 gennaio. Si tratta di un excursus dell’ampia attività dell’artista che riunisce più di 40 opere. Realizzate in periodi diversi, le opere esposte rispecchiano i vari momenti della sua produzione, a partire dalle sperimentazioni iniziali legate alla “Scuola di Pistoia” fino agli sviluppi degli ultimissimi anni. La mostra mette in evidenza come, lungo tutta la sua produzione, l’artista non abbandonò mai il profondo legame con l’espressione pittorica: anche nei momenti in cui la ricerca artistica internazionale si è orientata verso nuove sperimentazioni, Buscioni non ha mai tradito quel legame.


Gli oggetti rappresentati sono oggetti comuni, che appartengono alla dimensione privata e quotidiana, con i quali si intuisce che l’artista stabilisce un rapporto molto intimo; i colori li trasportano in un clima di sospensione, quasi magico, in cui una luce mentale è protagonista.
Una costante e particolare attenzione è rivolta alle stoffe, all’involucro, alla superficie delle cose: le cravatte, le camicie e le giacche sono tra le maggiori protagoniste delle opere esposte a Palazzo Fabroni, caratterizzate da righe e pieghe che le rendono autonome dalla figura umana.
Ma anche in queste opere, come in tutte le altre, la pittura resta l’unica e assoluta protagonista.

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