Cultura

Pistoia Tattoo Expo 2019: il resoconto

pistoia tattoo expo 2019
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Scritto da Irene Pagnini

Non si chiamano tatuatori, si chiamano artisti. E sono arrivati da tutto il mondo alla convention pistoiese che si è conclusa nei giorni scorsi. Alcuni di loro sono veri riferimenti planetari dei vari stili di disegno sulla pelle. Un happening che quest’anno segna la sua terza edizione e, grazie a una crescita costante, è diventato un appuntamento in calendario tra i più attesi d’Italia nel settore.

Pistoia Tattoo Expo si è svolta, per il terzo anno consecutivo, nell’area della ex Breda, dove sorge anche la bellissima biblioteca San Giorgio, nel polmone culturale della città di Pistoia.

La qualità degli artisti, la cultura antica del tatuaggio, mischiata alle più moderne tecniche, questo il principio della kermesse. Ed è per questo che gli oltre 150 gli artisti, arrivati nella nostra città rappresentano il meglio a livello internazionale di quello che fa parte del mondo del tatuaggio.

Il successo della manifestazione si è ripetuto anche per quanto riguarda i visitatori, sempre in crescita, che quest’anno ha superato le 10 mila presenze. Ricardo Garcia Baez, uno dei fondatori di Pistoia Tattoo Expo, è molto soddisfatto: “Per noi infatti il tatuaggio è cultura e con questa manifestazione vogliamo trasmettere tutto il suo fascino e la grande arte che c’è in questo mondo. A Pistoia abbiamo consolidato un rapporto con la città molto positivo. Nei tre giorni della kermesse si ravviva anche il tessuto economico con ristoranti, hotel, locali, negozi che si riempiono di clienti che arrivano da ogni parte d’Italia”.

Alla cattedrale si sono visti all’opera nomi molto importanti, tra i quali Matteo Pasqualin, il massimo esponente italiano del tatuaggio realistico, il francesce Thomas Jarli Carlier e Jumilla Olivares che arriva dalla Spagna. Insieme a loro tantissimi artisti provenienti da tutto il mondo e punti di riferimento internazionali come Noa Yanni (anche lei tra gli organizzatori), il montecatinese Luca Natalini un artista conosciuto in tutto il mondo e il sardo Alex Pinna. I visitatori hanno anche potuto approfittare della loro presenza per prenotare un tattoo esemplare che difficilmente si sarebbe potuto prenotare negli studi di professionisti di questo genere, oppure conoscere nuove tecniche e vedere da vicino opere d’arte assolute.

Ma non è finita qui: oltre ai tatuaggi hanno trovato spazio importanti mostre fotografiche, rivenditori di abbigliamenti e accessori di settore e food truck, con il momento più vivace riservato ai contest, presentati da Alberto Pernazza, il coniglio del Chiambretti Night, che ogni sera premiavano i migliori per le rispettive tecniche: best tribal/ornamental, best other style, best of day, best japanese, best color, best traditional, best realistic, best in show. Davvero un grande evento che trasforma un angolo di Pistoia in un happening di cultura moderna e internazionale.

 

 

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