Cultura

Seconda Vita. Ho capito che non aveva senso l’esistenza fatta solo di controllo: e così è nata la nostra azienda agricola.

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Scritto da Irene Pagnini

Aspetta, fermati, rifletti. Seconda Vita.

Gli anni che ti aumentano a fianco comunque ti frenano, si interpongono tra i tuoi sogni e la realtà, tu però, marcisci dentro. La sveglia suona ogni mattina, tu ti alzi e non è il letto che ti manca ma lo stimolo di fare. La voglia di andare. Poi buio, totale, paura. 

Continui a chiederti cosa non vada perché ammettere di percorrere una strada sbagliata è più difficile, chissà in quanti ti additeranno, forse nessuno capirà. Passi davanti a uno specchio, vedi la tua sagoma con la coda dell’occhio, torni indietro, ti osservi, forse per la prima volta con premura. Ammetti a te stessa di aver scelto qualcosa che non riesci a cucirti sulla pelle, non ti stimola ma ti affossa ogni giorno di più. Un lavoro come un’altro e non il TUO lavoro. Prendi coraggio, te ne “sbatti” se nessuno capirà, vuoi combattere contro quel avversario subdolo di nome insicurezza. 

Le emozioni forti ho sempre avuto paura di viverle all’ultimo, quando me le trovavo davanti. Ho sempre cercato il rischio, l’avventura, quell’aria che ti ruota attorno e odora di adrenalina ma ne ho sempre avuto timore, molte volte ho rinunciato, mi sono ritratta nel mio posto comodo. La paura mi ha guidato quasi in ogni momento e la vita la rendevo “piatta”, asettica. 

Poi una voce dentro di me ha urlato fortissimo, mi ha scosso, mi ha nuovamente impaurito, però ho capito che non aveva senso l’esistenza fatta solo di controllo. 

L’aria che respiro oggi odora di libertà e conquista. Mi sono conquistata per imparare a conquistare il mondo. Giorno dopo giorno con determinazione e costanza, ambizione e immaginazione, tanta, tantissima immaginazione. 

Tutto è stato più facile del previsto. 

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Se lasci le porte della tua anima spalancate sarà il tuo destino ad entrare senza nemmeno chiedere permesso. Il mio di destino è entrato addirittura con le scarpe sporche di terra, mi ha presa per mano e mi ha fatta sedere su un prato ed ho capito all’improvviso che ero lì esattamente dove volevo essere. Lá, in mezzo a quelle distese di terra verde, a quei fiori che in primavera sbocciano per dar vita a frutti prelibati, dove la fatica la senti ma l’aria che respiri è così leggera che nessun macino si posa sul tuo sterno, è nata la nostra azienda agricola. Seconda Vita

Dico nostra perché insieme a me c’é un’altra anima in rinascita che il destino mi ha voluto far incontrare e probabilmente doveva esserci un motivo. 

Chi siamo? Innanzi tutto siamo due donne, due amiche. Siamo piene di speranza. Un giorno ci siamo guardate negli occhi e insieme abbiamo deciso di “toglierci di dosso” la paura di perdere. Oggi, rischiamo consapevoli di farlo. Amiamo la natura, quella vera, quella che non va veloce come vorrebbero farci credere. Veder sbocciare un fiore, un frutto,un ortaggio di cui ti sei preso cura, per noi, è gioia immensa. Coltiviamo con amore! 

Siamo contro l’industrializzazione, per cui tutto ciò che produciamo non viene trattato con sostanze dannose ne per l’uomo ne per l’ambiente che ci circonda. I nostri animali, che amiamo fuori misura, sono quasi tutti salvati da un destino che a noi non piaceva. Crediamo nella natura viva. 

Loro, gli animali, ci aiuteranno ad aiutare gli altri. 

Questo è il nostro sogno. Seconda Vita

Creare un piccolo spazio fermo agli anni in cui l’uomo credeva nei benefici psico-fisici della natura e ne faceva parte senza renderla solo un contorno del panorama visto dalla città. 

In questo video l’approfondimento di Giulia che abbiamo caricato su Youtube, sul nostro canale. Seconda Vita

Martina Lettieri

 

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