Cultura

CAVÌ MILANO: concept e design made in Italy

Nel 2015 Alessandro Risaliti crea la prima linea di abbigliamento CAVÌ Milano. Pistoiese di origine, è sempre stato vicino alle idee e influenze di Milano, capitale indiscussa della moda. I suoi capi nascono come esaltazione dell’eleganza femminile, sono improntati al minimalismo e racchiudono la tradizione dello stile italiano. La sua dedizione nasce grazie alla famiglia, rinomata nel settore dei commercianti di tessuti, una famiglia semplice che gli ha sempre insegnato e trasmesso la totale devozione per il lavoro.

Nel suo lavoro hanno sicuramente contribuito anche vari incontri con importanti artisti, tra i quali degno di nota è quello con Marino Marini e la moglie Marina. Anche le prime collaborazioni sono state importantissime, quelle che non si scordano mai: tra le più significative 
cavì milano
quella con Valeria, stilista di Gucci e Ferragamo, e quella con Sergio, manager di uno show-room di Firenze nel quale gestiva le creazioni dell’allora emergente Gianni Versace. Alessandro ammette, però, che la sua vera ed unica ispiratrice è la moglie Laura, una donna elegante e di classe, mentre la collezione CAVÌ Milano è ispirata alla figlia Carolina. Questa linea di abbigliamento rappresenta a pieno il suo concetto di stile, stile inteso come qualcosa di immodificabile nel tempo, come vera espressione del cuore e dell’anima più profonda di chi lo crea.

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La collezione di quest’anno è assolutamente fuori dalle righe, eclettica e, si potrebbe dire, anche un po’ insolita per lo stile di CAVÌ. Mantiene senza dubbio l’innata eleganza ed il tratto stilistico puro e sicuro che contraddistinguono da sempre questo marchio. Niente viene lasciato al caso: abbinamenti che talvolta possono sembrare improvvisati sono invece il frutto di un sapiente studio dei materiali e dei colori. Tessuti molto piacevoli al tatto, colori naturali. I riferimenti stilistici ricordano gli anni ’70 quando la donna, uscendo dai vecchi schemi, diventò sicura di se e allo stesso tempo desiderosa di comodità. La donna voleva essere libera di indossare cose confortevoli e pratiche, di fare a meno delle calze di “seta” quando faceva freddo e indossare calzettoni o calze pesanti, non perdendo mai la propria femminilità; gli scolli e gli spacchi servivano proprio a questo: oltre ad essere pratici, mettevano in risalto, con malizia e sensualità, l’essenza femminile. Senza dubbio, questa collezione è dedicata alle donne che vogliono divertirsi con la moda.

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