Cronache dalla Contea di Giugnano, Prima presentazione al pubblico sabato 17 settembre, alla medicea Dogana del Capannone di Ponte Buggianese dopo una mattinata burrascosa in senso meteo, un pomeriggio carico di sole ha accolto in sala Archi l’affettuoso e numeroso pubblico intervenuto per il debutto dell’opera prima (e si spera non ultima) di Cinzia Silvestri (che sarei io!).

Una raccolta denominata appunto Cronache, che parla di natura e di persone, osservate non con la sterile lente d’ingrandimento del giudizio, ma con l’animo aperto a coglierne talune peculiarità, possibilmente le migliori oppure a descriverne i difetti con ironia. Un mio caro amico tanti anni fa mi affibbiò il soprannome di Cindy LaLama, ed effettivamente un tempo tagliente lo ero nel mio modo di vedere le cose della vita. Gli anni tuttavia sono dei grandi maestri se si ha l’umiltà di imparare: un pizzico di saggezza ha preso il posto della giovanile protervia ed accompagna la schiettezza del mio modo di penZare e di essere. Ho utilizzato una scrittura semplice e diretta, con l’inflessione valdinievolina che mi appartiene ed alla quale non intendo rinunciare. Alle Elementari la maestra mi corresse l’uso del verbo sprizzinare e mi suggerì di usare l’italianissimo piovigginare, tuttavia oggi volutamente non ho seguito il suo consiglio. E ho fatto bene. Le Cronache erano pronte da un pezzo ed hanno attraversato anche il periodo della prima pandemia: ringrazio la Casa editrice Porto Seguro per avermi messo furia nel mese di maggio, consentendo al mio librino di vedere la luce. Non è semplice parlare di sè stessi, si rischia l’autocompiacimento e l’autocelebrazione che creano situazioni eleganti e talvolta ridicole, ma ci tenevo a fare la cronaca del debutto delle Cronache, ed il bisticcio di parole è voluto, in segno di gratitudine verso coloro che ne hanno resa possibile la realizzazione

Sarei innanzitutto riduttiva a definire Sergio Piccolotto l’anfitrione o peggio ancora il bravo presentatore in stile Pippo Baudo di questo evento che apre la rassegna pontigiana ‘Caffè letterario’ e che si protrarrà sino al prossimo dicembre. Sergio ha colto l’essenza del libro, ne ha ben descritti i lati che vanno oltre il semplice racconto, uno per tutti il mio legame con Montecatini Terme ed ha creato, grazie agli interventi musicali, accompagnati dal pianista Marco Del Pasqua, nonché alle letture sceniche di Stefania Aliotta e Daniele Melani, qualcosa di più di una scontata e magari noiosa presentazione letteraria.

Sono stati diversi i momenti di coinvolgimento tra la sottoscritta ed il pubblico attento ed affettuoso: un particolare ringraziamento va al gruppo degli Angeli del Bello Montecatini Terme, accanto a me anche in questa occasione e del quale ho rimarcato gli obiettivi ed i risultati raggiunti grazie allo spirito di squadra. Molta emozione ha suscitato la testimonianza dell’ex Sindaco Pietro Neri in ricordo di Narciso Parigi, popolare cantante di un tempo ma anche collezionista d’arte, che fu proprietario proprio della Dogana.

Un brano musicale a lui legato ha scatenato commozione e ricordi che forse meritano di essere narrati sulla carta, come una novella da raccontare a veglia, accanto al fuoco. Ed ora, i doverosi ringraziamenti, sperando di non scordarmi nessuno: al Sindaco di Ponte Buggianese Nicola Tesi, alla vice Sindaca Maria Grazia Baldi, per me una sensibile amica che ha sempre ascoltato le mie istanze, al Presidente della Commissione culturale della Biblioteca Elio Grazzini, al componente della predetta Commissione capitano Massimiliano Massimi, alla consigliera comunale Mila Cortesi, agli sponsor pasticceria Le Chicche e torrefazione Caffè New York, a Sergio Piccolotto vero deus ex machina di questo piacevole pomeriggio, a Stefania Aliotta, Daniele Melani e Marco Del Pasqua, alla squadra degli Angeli del Bello Montecatini Terme ODV sempre accanto a me spronandomi e sostenendomi, a tutti i parenti, amici, conoscenti e sconosciuti (diversi direi) che hanno dedicato un sabato pomeriggio ad una piccola ma sincera scrivana, giammai scrittrice, termale e campagnola.
Cinzia Silvestri
