Recentemente, sono stato molto colpito dalla polemica inutile fra il tostissimo governatore De Luca e la città di Pistoia, sfociata in confronti fra ribollite, pizze e sfogliatelle, ma nata da una questione ben diversa che, a questo punto nessuno ricorda.
Si tratta, alla fine, di capire se il polo Hitachi pistoiese abbia un peso maggiore o minore di quello napoletano, e, conseguentemente, quale dei due abbia diritto a sopravvivere nel caso in cui il colosso giapponese decidesse di ridimensionare.
Lana caprina? Tutt’altro,visti i tempi che corriamo, e quello che De Luca ha capito meglio degli altri, pistoiesi in testa, è che a volte mettere le mani avanti può essere una precauzione utile.
De Luca, al di là del folklore dei suoi interventi che danno da mangiare a Maurizio Crozza, non è né fesso né imprudente e guarda le cose in modo pratico.

Non è un caso, che nella capponaia del PD egli sia uno dei pochi veri galli da combattimento, furbo come una volpe e soprattutto ben consapevole di avere la propria forza nel radicamento nel territorio. Ecco allora che il governatore campano fiuta il vento e mette le mani avanti, perchè se c’è da salvare qualche posto di lavoro in questo Paese disastrato è bene che si sappia che LUI si muove prima degli altri, senza compromessi e senza paura di alzare la voce per manifestare le proprie ragioni.
L’Hitachi pensa di ridimensionare la presenza in Italia ? Ufficialmente, magari, no, ma un politico navigato sa bene che in tempi di crisi l’industria “taglia” o, semplicemente, può minacciare di farlo.
E l’Hitachi è industria, non ribollita.
Ma quello che De Luca non dice, è che, quando l’Hitachi ha acquisito Breda da Finmeccanica con i relativi stabilimenti, il polo ingegneristico è collocato nello stabilimento di Napoli e non in quello di Pistoia. La scelta di distribuire in questo modo le risorse, infatti, si deve ad un’epoca passata, quando la giunta pistoiese di sinistra decise che forse il polo ingegneristico poteva essere mollato ai napoletani pur di avere qualche operaio in più in organico nello stabilimento toscano.

Ecco allora che forse varrebbe la pena che a Pistoia si facessero due conti, onde evitare di dover ammettere di non averci pensato quando era tempo e magari non dover costringere l’attuale sindaco a giustificarsi per un errore di visione commesso da altri.
Per ora, l’unico pistoiese che sembra aver capito cosa c’è sotto e’ l’ottimo Fabio Raso, il quale apparentemente sta al gioco e parla di ribollire, sfogliatelle e quant’altro: forse , davvero serve una dimensione semiseria per confrontarsi col furbo governatore campano.

De Luca nn è fesso, ma neppure Fabio Raso!