Cultura

Non la solita Biopic, ma un racconto che mira dritto ai cuori degli spettatori

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Scritto da Daria Derakhshan

Ritorna dopo l’ultima fatica del Grande Gatsby il regista, sceneggiatore e produttore australiano Baz Luhrmann, noto per il suo stile  inconfondibile: estremo e colorato. Un cinema quello di Luhrmann caratterizzato dallo sfarzo e dalle imponenti scenografie, dai costumi sgargianti, perfetto connubio per la vita piena di “eccessi” di Elvis.

Quello che il regista racconta è l’ascesa e il declino dell’icona del rock n’ roll.

elvis

Un ragazzo timido e smarrito  molto legato alla madre, che abbraccia il mondo della musica che lo conduce verso il successo, ma anche verso la rovina.

Un Elvis ( interpretato dall’attore Austin Butler) cresciuto in povertà,  in un quartiere abitato prevalentemente da afroamericani ecco spiegata l’influenza nella sua musica che va dal rhythm and blues al gospel. Un talento straordinario ma fragile e facilmente influenzabile, che sale su un ottovolante senza riuscire a fermarsi. Ingabbiato nel suo stesso successo

Il suo manager nonché suo scopritore il Colonnello Tom Parker ( uno straordinario Tom Hanks) avido di soldi, crea a tavolino un fenomeno per macinare soldi. Sfruttando al massimo la figura del giovane. 

elvis

In scena una sfavillante e patinata ICONA della musica ma dietro le quinte un uomo fragile e pieno di insicurezze.

Degna di nota è la colonna sonora che mischia la musica dell’epoca con cover moderne  hanno collaborato artisti come i nostrani ManeskinEminemTame ImpalaDoja CatJack White e molti altri.

Da piccolo, ero un sognatore. Leggevo i fumetti e diventavo l’eroe della storia. Guardavo un film, e diventavo l’eroe del film. Ogni sogno che ho fatto si è avverato un centinaio di volte.

Cit. Elvis

Enjoy

Testo e cover a cura di Daria Derakhshan

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