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“Nei quadri riporto tutto il mondo che ci circonda” intervista a Filippo Biagioli

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Scritto da Filippo Basetti

Ciao Filippo, è un gran piacere avere una tua intervista in esclusiva per noi di Uau Magazine. Sappiamo che sei molto impegnato nell’allestimento della tua prossima mostra “25 anni lungo il fiume” a cura di Andrea Mattiello, presso “CUM VENIO – Casa Studio Galleria” di Larciano (Pistoia), dal 6 al 28 Maggio 2023; e per questo ti ringraziamo di aver accettato la nostra richiesta.

Grazie a voi. Tengo molto a questa mostra, vorrei vederla “traboccare” di visitatori. Prima di tutto perché il curatore Andrea Mattiello, i gestori culturali del Cum Venio e Sofia Ancillotti che è l’allestitrice, ci stanno mettendo una grande passione per realizzarla. In secondo luogo perché questa è la mostra retrospettiva, che fa da congiunzione tra la mia prima antologica tenutasi da Fabiani Arte a Montecatini Terme a ottobre 2022 e l’altra antologica che si terrà nel 2024 presso la Casa Museo Mario Carrara a Vercelli.

Andrea Mattiello

25 Anni di Arte. 25 Anni che lavori in questo campo e che crei opere. Sono passati 25 anni e in tutto questo tempo cosa c’hai capito? 25 anni di un percorso lungo il fiume e dove sei arrivato?

Direi a occhio e croce, che ci ho capito poco.

Ogni artista ha una strada, che crede migliore per se e per il suo lavoro e cerca di percorrerla. Dove questa strada lo porterà, lo potrà dire solo il tempo. Non credo però che ce ne sia una giusta o sbagliata, credo che ce ne sia una per ogni persona anche in base al proprio carattere.

Io ho iniziato a esporre con i mercatini domenicali in vari paesi toscani. Dopo 25 anni espongo in gallerie e faccio installazioni nei musei, ma questo l’ho capito: i mercatini mi mancano, perché era bello il contatto con la gente (anche se mi dicevano che i quadri erano brutti e costavano troppo. Chiedevo, al cambio odierno 15 euro…). I mercatini mi mancano, ma sono felice dei luoghi dove espongo adesso

Il curatore della mostra ha paragonato il tuo percorso artistico al percorso del fiume. Conoscendo il tuo lavoro mi viene in mente Il fiume come discesa negli Inferi. Quel fiume presente in Apocalypse Now e Cuore di tenebra dove in entrambe le narrazioni il viaggio nell’apocalisse e nella tenebra si svolge principalmente su un’imbarcazione, un viaggio che sembra quasi simboleggiare una discesa nell’Ade, sia fisica che spirituale, per il gruppo di naviganti. Ti senti un traghettatore? Un Caronte dell’arte? Le tue opere sono imbarcazioni?

Questo non me l’avevano mai chiesto, e io non ci avevo mai pensato riflettendoci bene, non lo so. Se devo pensare a un viaggio negl’Inferi probabilmente la risposta è che è vero. Nei quadri riporto tutto il mondo che ci circonda e molto spesso, i fatti che accadono nella realtà sono talmente stupidi e assurdi che potremmo definirli gli inferi dell’animo umano. Riguardo alla mie opere a questo punto, si potrebbero intendere come imbarcazioni. Io le definisco pagine di diario relative a ciò che mi accade, ma anche il concetto di imbarcazioni che trasportano un racconto non è sbagliato.

L’elemento che caratterizza il tuo lavoro è il segno, che oltre a rappresentare una forma, vi aggiunge una interpretazione e la sua partecipazione emotiva. Quanto tempo impieghi a tracciarlo e a realizzare un’opera?

I tempi sono decisamente diversi in relazione alla tipologia di lavoro. Per fare un quadro impiego qualche ora, certe volte nemmeno una. Il segno per me è istintivo, veloce e ha una sorta di vita propria. Che sia un tratto di matita o di colore molto liquido, lo lascio scorrere sulla tela senza troppo far interagire il pensiero. Per i lavori rituali molto più tempo, possono trascorrere giorni o settimane. Per esempio sto concludendo una scultura di 250 mq circa per la Chiesa di San Matteo a Laigueglia e questo è il terzo anno che ci lavoro su.

“25 anni lungo il fiume”, retrospettiva di Filippo Biagioli, curata da Andrea Mattiello, un percorso nel lavoro dell’artista toscano

Sei un artista che ha un rapporto particolare di amore-odio verso i social. Come ti promuovi e dove possiamo vedere i tuoi lavori, oltre che visitare la tua prossima mostra a CUM VENIO?

Molto odio e poco amore ma un paio di mesi fa ho dovuto riallacciare i rapporti con i social e riaprire i miei profili. Potete trovarmi su Twitter, YouTube, Instagram e Facebook. Ma li gestisco come Archivio, perché io mi farei prendere subito dal nervoso. Vuol dire che entro nel mio account, pubblico l’aggiornamento sul mio lavoro e scappo via. Ho un blog su cui amo scrivere e che è www.filippo-biagioli.com. Poi per il resto sono fortunato, le mie opere si trovano nelle aste e hanno con ciò una bella promozione stampata e televisiva, fiere, musei e gallerie, quindi posso ritenermi molto soddisfatto.

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