L’entrata in vigore della Riforma dello sport è alle porte. Quali le novità? Come funziona il contratto di collaborazione sportiva? Come funziona il rimborso sportivo? Molte le domande, molte ancora le questioni incerte e i dubbi. Per questo, all’interno della nostra rubrica UAU Sport abbiamo raccolto i contributi frutto della collaborazione fra MSP Toscana, ente di promozione sportiva riconosciuta dal CONI e Centro Servizi MSP Toscana coinvolgendo la figura di riferimento di quest’ultimo allo scopo di sciogliere i dubbi legati alla fiscalità.

Cristiano Anzilotti è Dr Commercialista da sempre attivo nel modo dell’associazionismo prima come dirigente sportivo e di Eps (fin dal 1984) e poi professionalmente come Dr Commercialista (dal 1996). Attualmente segue varie realtà sportive (Pistoia Basket 2000 – Futsal pistoia – Dynamo sport), alcune associazioni culturali e pro loco e vari Ets attivi nel variegato mondo no profit. Esperto di trasformazioni da asd a ssd e delle attuali riforme degli Ets e del mondo sportivo in genere.
Cristiano Anzilotti, che è oggi parte di Centro Servizi MSP Toscana, ha riassunto per noi in otto utili punti le tematiche principali cercando di fare chiarezza
- Entrata in vigore
- Attivazione RAS
- Figura del lavoratore sportivo
- Il lavoratore non sportivo
- Sportivi volontari
- Tipologie di contratto
- Inquadramento orario settimanale
- Periodo transitorio
Entrata in vigore
La data in cui entrerà ufficialmente in vigore la Riforma dello Sport ex DLGS 36 del 2021 e successive modifiche è il Primo luglio 2023.
La Riforma partirà zoppa in quanto gli strumenti necessari per il suo funzionamento non saranno utilizzabili a pieno da tale data (vedi Registro delle Attività Sportive). Inoltre è in fase di voto in Parlamento un nuovo decreto legge che concluderà il proprio iter parlamentare a fine luglio e che modificherà alcuni aspetti della riforma.

Attivazione RAS
L’applicazione della riforma dello sport ex DLGS 36 del 2021 passa come primo passo dalla creazione dell’account societario presso il RAS (Registro delle attività sportive) tenuto da Sport e Salute spa. Questo registro sarà lo strumento principale attraverso il quale le ASD o SSD potranno gestire gli adempimenti derivanti dalla applicazione della riforma ed attraverso il quale stampare il certificato che attesti la regolare iscrizione allo stesso. Se non lo aveste ancora fatto dovete procedere alla creazione dell’account sul sito “registro.sportesalute.eu“.
Figura del lavoratore sportivo
Le nuove regole si applicano ad atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi, preparatori atletici e direttori di gara che esercitano attività sportiva retribuita a favore di un soggetto dell’ordinamento sportivo. E’ considerato lavoratore sportivo chi svolge, sempre a fronte di un corrispettivo, le mansioni rientranti fra quelle necessarie allo svolgimento di attività sportiva.
Le Federazioni avranno il compito di definire le figure che, nell’ambito della loro precipua attività, potranno acquisire la qualifica di lavoratore sportivo. Il lavoratore dovrà essere tesserato a Federazioni o EPS.
Il lavoratore non sportivo
Receptioniste, Custodi, Manutentori, Baristi, Addetti alle pulizie e Giardinieri. Queste sono alcune figure di lavoratori che NON potranno mai essere inquadrati come lavoratori sportivi in quanto svolgenti attività non direttamente connesse all’attività sportiva. Per questi soggetti dovranno essere predisposti contratti di lavoro ordinari non legati al lavoro sportivo.
Sportivi volontari
Una figura nuova per ASD e SSD è quella del volontario, cioè colui che svolge una attività sportiva non retribuita. Dovrà essere istituito un registro dei volontari e gli stessi volontari dovranno essere assicurati dall’Ente con polizza Rct. Il volontario può essere rimborsato, anche a fronte di autocertificazione, fino ad un importo massimo di euro 150,00 mensili per spese di trasferta, vitto ed alloggio per trasferte fatte nell’interesse dell’ASD o SSD fuori dal proprio comune di residenza.

La trasferta dovrà essere autorizzata da apposito verbale del CDA. Il volontario dovrà essere tesserato a Federazioni o EPS.
Tipologie di contratto
I Contratti di riferimento per i lavoratori sportivi saranno i contratti Cococo, Collaborazione Coordinata e Continuativa, con iscrizione alla gestione separata tenuta dall’INPS. Tutti i lavoratori dovranno avere un contratto stipulato in forma scritta le cui peculiarità saranno molto probabilmente riportate in una sezione apposita del RAS, Per le mansioni di carattere amministrativo-gestionale saranno previsti contratti simili ma che non avranno valenza di contratti sportivi.
Inquadramento orario settimanale
I lavoratori sportivi per essere inquadrati come Lavoratori sportivi con contratto cococo potranno essere impiegati per 18 ore settimanali escluso l’evento sportivo ufficiale. Tale limite dovrebbe essere portato dal nuovo decreto legge modificativo di cui sopra a 24 ore settimanali. Si ritiene che il conteggio delle ore andrà fatto su tutto l’arco del rapporto contrattuale considerato la media di ore lavorate nell’intero periodo. Tale limite orario settimanale inquadra la prestazione oggetto del contratto, nell’area del dilettantismo, come lavoro sportivo svolto tramite contratto di lavoro autonomo nella forma della collaborazione coordinata e continuativa. Quindi in ambito sportivo dilettantistico fino a 18 (poi 24) ore settimanali non scatterà nessuna presunzione di lavoro subordinato.

Periodo transitorio
Il decreto legge in preparazione sembra permettere un’applicazione soft della riforma e per facilitare la transizione verso le nuove regole, la gestione dei rapporti di lavoro sportivo in ambito dilettantistico, il nuovo decreto legge prevederà forse che gli adempimenti relativi alle collaborazioni tra luglio e settembre 2023, potranno essere compiuti senza sanzioni entro il mese di ottobre 2023. Inoltre le comunicazioni obbligatorie al sistema dei centri per l’impiego non andranno effettuate nelle 24 ore precedenti all’avvio del rapporto di lavoro (come da normativa per tutte le altre forme contrattuali) bensì entro il trentesimo giorno del mese successivo all’inizio della collaborazione sportiva. Queste comunicazioni con la riforma a regime potranno essere effettuate direttamente dalla ASD o SSD attraverso le funzionalità del registro RAS.

A proposito di CENTRO SERVIZI MSP Toscana
Centro Servizi MSP Toscana è un sistema organizzativo di riferimento formato da professionisti specializzati per il mondo sportivo e i suoi contesti di competenza a disposizione di società sportive, associazioni di promozione sociale e culturale – affiliate e non al nostro ente di promozione – per la corretta gestione dei diversi aspetti che le riguardano. I servizi offerti riguardano tre aree, che sono ambiti imprescindibili e in continua evoluzione nel contesto attuale.
L’area istituzionale e formativa, gestita direttamente dal comitato periferico regionale presieduto da Fabio Pientini; l’area fiscale, civilistica e amministrativa gestita dallo studio professionale convenzionato e nella figura di Cristiano Anzilotti; area comunicazione una macroarea gestita dalla nostra agenzia di comunicazione e eventi convenzionata, Mia’s Communication.
La mission è offrire un servizio di qualità, garantire tempi di risposta rapidi e massima assistenza visto che l’imminente riforma dello sport e i nuovi continui modelli di comunicazione impongono agli enti di promozione sportiva una presa in carico diversa dal passato: alla fase didattica e formativa deve essere affiancata una prospettiva gestionale del settore che vede integrati questi nuovi servizi.
Maggiori info Fb www.facebook.com/centroservizimsptoscana | sptoscana
