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Pistoia Blues 2023: tra folk, rock e blues

Pistoia Blues 2023
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Scritto da Elena Barbati

Al via la 42esima edizione di uno dei Festival più longevi, attesi e apprezzati del territorio toscano e nazionale: il Pistoia Blues. Dal 5 al 12 Luglio 2023 in Piazza Duomo a Pistoia si esibiranno e si alterneranno sul palco artisti di fama internazionale, portando in alto la bandiera della qualità e della ricerca sonora. Quest’anno, infatti, il rock, il folk e il blues saranno raccontati da grandi musicisti: la leggenda dei Genesis Steve Hackett esalterà le sue indimenticabili progressioni nella cornice medievale della piazza.

Pistoia Blues 2023 Steve Hackett

Sarà anche la volta di Damien Rice con il suo folk intimo ed anticonformista. Non mancherà la blueswoman d’eccellenza Ana Popovic. Prime volte in assoluto sul palco del blues invece per Fiorella Mannoia (con Danilo Rea)BaustelleXavier RuddWolfmother,  Lindsey Stirling, Jack BottsIl Muro del CantoMoreno Delsignore e molti altri.

Ci sarà anche la possibilità di scoprire musicisti e cantanti come la cantautrice lucchese Matteucci, che si esibirà nella serata di Xavier Rudd del 5 luglio, oppure, nella serata di Steve Hackett il 7 luglio, gruppi come la band milanese The Revangels.

Inseriti ed ufficializzati anche i vincitori del contest Obiettivo Bluesin: Microgeen (alias Michela Preto) in scena il 5 luglio, gli EGO59 sul palco la serata dei Baustelle l’8 luglio, ed il duo rock Giudi e Quani nella serata di domenica 9 luglio. I tre giovani artisti vincitori del contest sono stati inseriti nella nuova compilation ufficiale “Pistoia Blues Next Generation” insieme ad altri 16 progetti meritevoli di attenzione. Un totale di 19 brani che fotografano la scena rock blues italiana, ancora viva e ricca di progetti e musicisti. Il disco sarà disponibile dal 7 luglio in versione CD e sui principali digital stores (presave: https://bfan.link/pistoiabluesNextG )

I Baustelle per la prima volta sul palco del Blues

Sabato 8 luglio saliranno per la prima volta sul palco del BluesBaustelle: la band toscana di Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini ha appena pubblicato il nuovo album “Elvis”. Fin dall’album di esordio “Sussidiario illustrato della giovinezza”, per arrivare all’ultimo disco, passando per i grandi classici come “Charlie fa surf”, i Baustelle si sono distinti nel panorama musicale italiano per aver raccontato la contemporaneità con un linguaggio rivoluzionario, diretto, profondo e con sonorità volutamente vintage, dando inizio ad una vera e propria tendenza. Prima della band si terrà lo spettacolo di Maurizio Pirovano: il cantautore e chitarrista lecchese presenterà il suo sesto album “Adesso” (Latlantide). Vincitori del contest Obiettivo Bluesin sono gli EGO59, quintetto modenese recentemente uscito con il secondo lavoro “Tempi così”. 

BAUSTELLE  Steve Hackett

Programma completo qui e su www.pistoiablues.com  

05/07/2023 Xavier Rudd + Muro del Canto + Jack Botts + Matteucci + Microgeen
07/07/2023 Steve Hackett + Moreno Delsignore + The Revangels
08/07/2023 Baustelle + Maurizio Pirovano + EGO59
09/07/2023 Wolfmother  + Dirty Honey + Ana Popovic + Gennaro Porcelli + Giudi e Quani
10/07/2023 Lindsey Stirling
11/07/2023 Fiorella Mannoia e Danilo Rea
12/07/2023 Damien Rice
Segui il Festival sui canali ufficiali : 
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Su Steve Hackett

Stephen Richard Hackett, detto Steve è celebre soprattutto per il suo lavoro nei Genesis, con cui ha inciso otto album dal 1971 al 1977, per poi intraprendere la carriera solista. Dopo qualche iniziale difficoltà di inserimento, Hackett trovò nei Genesis il suo contesto ideale. Sul palcoscenico la sua immagine (con gli occhiali, seduto e chino sulla sua chitarra) controbilanciava la teatralità esplosiva di Gabriel.

La prima incisione di Steve Hackett con i Genesis fu l’album Nursery Cryme (1971). Il ruolo della chitarra di Hackett in brani come The Musical Box (brano comunque composto maggiormente quando Phillips faceva ancora parte della band) e The Return of the Giant Hogweed fu importante. Nursery Cryme non ottenne, all’epoca, un grande successo commerciale; diversa sorte ebbe l’opera successiva dei Genesis, Foxtrot (1972). In questo album compare anche un brano strumentale acustico di Hackett, Horizons, in seguito diventato uno dei suoi classici e nel quale sono palesi i riferimenti bachiani.

Dopo Foxtrot, il successo dei Genesis continuò ad aumentare. Nel 1973 incisero Selling England by the Pound, considerato dai critici come uno degli apici della musica progressive. La tecnica di Hackett, già notata dai critici nei due lavori precedenti, comprendeva due innovative tecniche chitarristiche: il tapping (sebbene già apparso in Nursery Cryme nella canzone The Return of the Giant Hogweed) e lo sweep-picking. Dopo l’album The Lamb Lies Down on Broadway, Gabriel lascia il gruppo, sostituito alla voce dal batterista Phil Collins.

Nel 1975, Hackett fu il primo membro dei Genesis a pubblicare un album solista, Voyage of the Acolyte, a cui parteciparono altri membri del gruppo (Collins e Mike Rutherford). In quell’occasione, Hackett iniziò a sentirsi spinto verso un lavoro più indipendente; incise con i Genesis ancora due album, A Trick of the Tail e Wind & Wuthering, pubblicati entrambi nel 1976, quindi abbandonò il gruppo. In particolare, il suo abbandono fu deciso proprio in seguito a profonde divergenze di opinioni sul materiale da includere in Wind & Wuthering. Uno dei brani che la band rifiutò ad Hackett, Please Don’t Touch, sarebbe stata poi recuperata sul secondo album solista di Hackett, omonimo. Un altro brano co-scritto da Hackett per Wind & Wuthering, Inside and Out, fu relegato all’EP Spot the Pigeon. Hackett annunciò il proprio ritiro dai Genesis l’8 ottobre 1977, una settimana prima della pubblicazione del secondo album live del gruppo, Seconds Out. In seguito, Hackett avrebbe sporadicamente partecipato a concerti di “revival” dei Genesis; per esempio, il 2 ottobre 1982 la formazione classica dei Genesis si esibì in un concerto di beneficenza a favore del progetto WOMAD di Peter Gabriel.

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