Cultura

Cammino è futuro. Parola di Simone Frignani

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Scritto da Alice Lavoratti

“Ci sono 3 tipi di persone che affrontano un cammino: il viandante, il pellegrino e quello che io ho definito coaster.”

A parlare è Simone Frignani, autore delle guide La Via Romeo Germanica, Italia coast to coast, Il Cammino di san Benedetto e Guida alla Via degli dei Dei da Bologna a Firenze e ritorno, pubblicate da Terre di mezzo Editore.

Frignani è stato uno scout e sin da bambino ha coltivato la passione per il cammino e la natura. Un’esperienza che lo ha formato e gli ha permesso di mettersi in contatto con il creato, l’essenzialità delle cose e la fraternità.

“Un cammino rende liberi e ti dà la possibilità di conoscere non solo luoghi per molti aspetti inesplorati, ma anche molte persone che hanno aspetti caratteriali e spiriti molto diversi tra loro.”

Simone è un narratore nato. Parlarci, sentirlo raccontare la sua esperienza di ogni suo cammino, da quello dell’Italia coast to coast che lui stesso ha segnato, sino a quello della Via degli Dei che attualmente è il più battuto, è un vero momento di accrescimento personale.

Copertina della Guida edita da Terre di Mezzo

“C’è chi affronta un cammino per seguire un percorso di scoperta e crescita religiosa.”

“In questo caso – spiega Frignani – si parla di pellegrini, ovvero coloro che come scopo del loro cammino hanno quello di un’accrescimento a livello spirituale. C’è chi cammina per raggiungere un obiettivo preciso, come ad esempio arrivare da un punto A ad un punto B nel minor tempo possibile.”

“Questa tipologia di camminatore, ovvero il viandante, è sempre più eccentrico negli anni.”

“Prendiamo ad esempio la Via degli Dei. Mi sono accorto che molti di quelli che la percorrono sono ragazzi giovani, che partono all’avventura, senza aver nemmeno ben organizzato il loro viaggio a piedi, magari dormendo nei boschi, oppure scoprendo la bellezza dell’ospitalità che trovano sulla via.”

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Una veduta del percorso della Via degli Dei

Rimanendo sul tema della Via degli Dei è bene ricordare che al di là di come viene affrontata da chi decide di intraprenderla non è un percorso facile (lo spiegavamo bene in questo articolo qui). Infatti, è molto importante munirsi di una guida ed organizzarsi bene prima di partire alla volta degli Appennini e dei loro luoghi magici.

“La Via degli Dei – continua Frignani – è l’unica che prevede che il percorso possa essere fatto sia da Bologna a Firenze che al contrario. Da qui il titolo della mia personale guida dedicata a questo percorso, dove ho voluto aggiungere particolari specifici su ciò che il viandante vedrà ed incontrerà sul suo cammino: cenni storici, dove mangiare, dove dormire, ma anche dei percorsi alternativi dove poter vedere scorci particolari di natura incontaminata.”

Il mio intento è quello che leggendo la guida chi vuole affrontare il cammino capisca che si immergerà in un ambiente che cambia man mano che si cammina, che questo percorso ha un senso storico ed è una vera e propria full “immertion experienze” nella natura.

Simone Frignani percorre l’Italia a piedi e in bicicletta, mappando antichi percorsi, creandone di nuovi e scrivendo guide oramai da anni e la sua testimonianza dimostra come i camminatori siano in aumento.

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La natura sulla Via degli Dei

Cos’è che sta facendo crescere il gruppo delle persone che si avventurano alla ricerca di qualcosa nell’attività del camminare?

“Il passaparola, i gruppi di facebook – come quello dedicato proprio alla Via degli Dei – gli youtubers che hanno deciso di fare la via nei modi più disparati – spiega Frignani. Questo secondo me è il motivo per cui questo percorso è il più battuto e consigliato, al di là della sua difficoltà.

I camminatori, sopratutto dopo questo periodo di quarantena, aumenteranno esponenzialmente.

Anche chi fino a ieri non aveva la passione per questo tipo di attività all’aperto – spiega Simone – cercherà un momento d’evasione dalla vita casalinga immergendosi nella natura.”

Antica Strada Romana sulla Via degli Dei

Inoltre, sia Bologna che Firenze sono due delle più belle città che abbiamo in Italia e in molti non le conoscono affondo. La Via degli Dei permette a coloro che la percorrono di immergersi anche nella storia di queste due città.

“Questo è il motivo per cui nella mia guida consiglio di svolgere il cammino in 6 giorni – dice Simone. Secondo me è bene prendersi del tempo di qualità anche per visitare la città, per fare il confronto tra la storia naturale e quella dell’arte. Intraprendere la Via degli Dei significa anche imparare a conoscere la tradizionalità dell’Appennino, la sua buona cucina – sia quella emiliana che quella toscana – imparando a fraternizzare con chi si incontra durante il percorso. Non è una competizione, bensì un viaggio personale”.

Se vi siete persi i miei articoli precedenti sul benessere ve li posto qui sotto! A presto, Alice

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