Lo scorso 25 Novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sono stata ospite al convegno organizzato dall’Assessore alle Pari Opportunità del Comune Elisabetta Malagoli a San Felice sul Panaro presso il PalaRound Table di via Bassoli su Analisi per interventi e prevenzione. In concomitanza alla serata ho potuto visitare questo delizioso Comune della Bassa Modenese e provare le specialità locali, in particolare durante la cena, organizzata a seguito della conferenza, oltre agli ottimi piatti ho potuto conoscere la specialità delle specialità di San Felice: il Salame di San Felice.

Ci è stato servito come antipasto, rigorosamente accompagnato con il tipico gnocco fritto modenese. Il profumo di questo prodotto è parecchio intenso e invita all’assaggio. Ha delle note che lo rendono unico: il salame di San Felice è particolarmente dolciastro e morbido… e infatti mi è stato spiegato che nell’impasto è presente del vino rosso, rigorosamente lambrusco che dona al prodotto queste speciche caratteristiche!
Questo tipo di Salame è un insaccato dalle qualità organolettiche superiori: è ricchissimo di proteine e le sue carni derivano da animali allevanti in piccole aziende di zona.

I produttori di questo insaccato devonono attenersi a norme che si rifanno ad un disciplinare stabilito dalla Camera di Commercio di Modena: questo tipo di salame viene prodotto esclusivamente nella zona compresa tra i territori dei nove Comuni della Bassa modenese. Le carni di suino, allevato in queste zone, sono selezionate con cura e vengono macinate con l’aggiunta di grasso, sale, spezie e pepe, aggiunto direttamente in grani. Alla fine si aggiunge il vino lambrusco!

Si legge sul sito informativo del Comune di San Felice, appuntisanfeliciani.it, una curiosità davvero singolare: “…un prodotto prezioso che ha un rigido disciplinare protetto nel caveau di una banca.

“Per ospitarlo Sanfelice 1893 Banca Popolare ha realizzato nel 2015 un’intera sala a pianta quadrata che è stata ricavata nei sotterranei del Palazzo dell’Ex Monte di Pietà, adiacente ai locali del Caveau della Banca. Una scelta che testimonia la volontà di assimilare il Salame di San Felice, come prodotto tipico, a un bene prezioso che va tutelato e custodito con cura.”
I PRODUTTORI DEL SALAME DI SAN FELICE
