Il 5° World Happiness Summit (WOHASU) arriva per la prima volta in Italia, sul lago di Como si riuniranno il prossimo marzo i massimi esperti di scienza della felicità, psicologia positiva, sostenibilità, economia, mindfulness, salute e benessere in un evento inclusivo con l’obiettivo di apprendere, sperimentare e praticare strumenti basati sulla scienza che aiutano le persone nel percorso verso l’autorealizzazione, il benessere e la felicità.

Tre giorni di eventi con i più accreditati esperti al mondo nella scienza della felicità e del benessere, durante i quali l’obiettivo è quello di far conoscere i benefici di queste pratiche ed educare gli individui, le aziende e i leader civici sull’importanza di apprendere e implementare strumenti e politiche basati sui dati che possono rendere più felici le persone, le organizzazioni e le comunità.
Come sede di WOHASU 2023 abbiamo scelto il lago di Como, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, un luogo di connessione, natura e bellezza nel quale vogliamo immergerci totalmente, sia con il luogo che con la popolazione, proprio seguendo il tema principale di WOHASU 2023: la connessione che per noi rappresenta la chiave del benessere.” afferma Karen Guggenheim, CEO/Founder, WOHASU® & World Happiness Summit®, Wellbeing Advocate & Post Traumatic Growth Speaker
WOHASULLC è stata fondata da Karen Guggenheim nel 2016 e l’ultimo World Happiness Summit si è svolto nel marzo 2022 a Miami, in Florida, con oltre 40 relatori e più di 100 coach che si sono rivolti a un pubblico di oltre 1.000 partecipanti provenienti da 40 Paesi diversi.
“Sono Felicissima che il nostro paese possa ospitare WOHASU per la prima volta nel prossimo mese di marzo” dichiara Elga Corricelli, consulente di trasformazione positiva e co-founder con Sandro Formica ed Elisabetta Dallavalle del primo Barometro sulla Felicità e Benessere delle persone attive in Italia “Credo che un evento così profondamente trasformativo come WOHASU sia perfetto in questo momento di evoluzione del lavoro nel nostro Paese. Sappiamo che le organizzazioni hanno la necessità di cambiare il modo di costruire valore con i propri collaboratori all’interno del sistema che abitano e sappiamo quanto i collaboratori chiedano di co-costruire una work life integration sostenibile. Lavorare sul benessere e sulla felicità confrontandosi con esperti internazionali è il modo perfetto per identificare metodi, strumenti e best practices per scegliere di allenare quelle parti del singolo che consentono di costruire un sistema sociale generativo. Ognuno di noi è persona e professionista nel medesimo momento e se scegliamo di essere felici possiamo portare miglioramenti positivi nella nostra vita e nelle organizzazioni. La felicità è una competenza e possiamo allenarla come leader, come collaboratori, come individui singoli e come team.”
Imparare ad essere felici come missione di vita, intervista a Karen Guggenheim

Karen Guggenheim sei la fondatrice e promotrice di WOHASU – World Happiness Summit -, come e quando sei arrivata a compiere questa scelta e com’era la tua vita prima?
Nel 2013 mio marito è morto improvvisamente nel giro di dieci giorni per un’influenza. All’inizio non volevo vivere, ma mi sono ricordata che avevo dei figli e ho deciso di vivere per loro. Non volevo essere la vittima, così ho deciso di diventare l’eroe della mia vita. Ho iniziato a concentrarmi su ciò che potevo controllare e ho scelto di essere felice. Ho iniziato a pensare a come dare un senso a questo evento così triste e ho scelto di ampliare i miei studi, ho conseguito un secondo master in economia aziendale, ho creato nuove relazioni e ho appreso la scienza e la metodologia su come essere felici e mi sono resa conto che avevo già fatto molte cose indicate dagli studi scientifici. Non sapevo che esistesse un metodo, ma stavo già praticando la felicità.
Dopo il master ho trovato un buonissimo lavoro in un’agenzia di comunicazione globale, avevo un’ottima posizione ma non ero in sintonia con lo scopo della mia vita. Quando ho scoperto che la felicità si può insegnare e imparare, ho deciso di dedicare la mia vita a promuovere l’applicazione pratica della scienza della felicità. Lo facciamo attraverso il World Happiness Summit, la certificazione Chief Happiness Officer e molti altri programmi.
Nel 2016 ho lasciato il mio lavoro sicuro e ho fondato WOHASU LLC, organizzando il primo Summit nel marzo del 2017. Sono diventata un’imprenditrice sociale completamente dedicata alla promozione della felicità e del benessere in tutti gli ambiti della vita.
È diventata una missione: trasformare il dolore derivante dall’esperienza del trauma in un elemento positivo nella mia vita e in quella degli altri. Sono molto grata e onorata di aver raggiunto un pubblico globale in un momento così difficile per la vita di tante persone.
Lavorare sulla felicità, cosa significa, perché è così importante e chi è il suo pubblico? Privati, aziende, entrambi?
La felicità è essere consapevoli della totalità della vita e di tutto ciò che accade; scegliere di proposito le cose per cui si può fare qualcosa e che danno un grande senso di soddisfazione, gioia e significato.
Prima di perdere mio marito vedevo la felicità come un evento accidentale, qualcosa di esterno: se ricevevo un complimento, o trovavo parcheggio vicino all’ingresso del supermercato, ero felice. Se questo non accadeva, rimanevo in uno stato intermedio, un po’ insensibile. In seguito alla perdita, ho capito che la felicità inizia da me, dalla mia scelta e dalle azioni che devo compiere abitualmente per renderla sostenibile.
Il mio pubblico è composto da tutti coloro che desiderano diventare più felici e più sani. Questo include persone che soffrono di lutto, depressione, paura o che stanno prosperando. WOHASU è per chiunque. Individui, aziende, scuole e persino città e Paesi possono avvicinarsi alla scienza della felicità perché è essenziale per tutti noi sapere che possiamo mettere in atto alcune azioni per facilitare stati d’essere che ci connettono con gli altri e con noi stessi, producendo risultati positivi a livello fisico, mentale ed emotivo.
La felicità come scienza o disciplina, come si sta sviluppando in Europa e in particolare in Italia?
Secondo il World Happiness Report 2022, molti Paesi europei sono ai primi posti della classifica. L’Italia è al 31° posto, una buona posizione. Ogni Paese fa cose diverse, alcune che aumentano la felicità delle persone altre che la diminuiscono. Dobbiamo sempre chiederci cosa possiamo imparare da questi Paesi.
L’Italia, per esempio, fa una grande serie di cose positive: il lavoro, la famiglia, il senso del divertimento, l’alimentazione, le vacanze, i tempi di recupero (se vai in vacanza lo stress non è un problema, molti Paesi non hanno tempi di recupero, che sono molto importanti), e poi ancora l’arte, la storia, il design, la natura sono tutte cose che generano benessere, al contrario in Italia troviamo difficoltà con la burocrazia, la politica, i trasporti.
È la prima volta che organizzate un evento del genere in Europa? C’è un motivo particolare per cui avete scelto l’Italia?
È la prima volta che il World Happiness Summit viene organizzato al di fuori degli Stati Uniti e abbiamo scelto l’Italia e in particolare il Lago di Como perché è patrimonio dell’UNESCO e pensiamo che sia il luogo perfetto per il World Happiness Summit 2023. Offre un ambiente bellissimo che ispira un senso di stupore, relax e apertura, facilitando la consapevolezza di ciò che ci circonda, l’interiorità e il legame. La natura aumenta il nostro benessere e a Como ne saremo circondati. Proprio per queste ragioni è il luogo più adatto a ospitare il tema del World Happiness Summit 2023: la connessione, che è la chiave del benessere relazionale, sociale e ambientale. Siamo molto colpiti dall’ospitalità e dal patrimonio culturale unico dell’Italia.
Avete un team tutto italiano?
Sono supportata da un team internazionale di professionisti straordinari. Abbiamo un team italiano di PR e comunicazione che si occupa di tutte le relazioni con i media e i giornalisti. Del team italiano fanno parte anche Elga Corricelli, co-fondatrice dell’Associazione Ricerca Felicità, grazie alla quale ho conosciuto il team di PR e Cristina Sarto, giornalista di Donna Moderna, che mi ha dato una grossa mano con il libro che sto scrivendo. Collaboriamo anche con i Destination Partner che hanno un’impronta locale e con Mizar, il nostro coordinatore di eventi a Como.
Il resto del team fa parte di WOHASU.
Progetti per il futuro?
A breve termine vorrei lavorare a un evento di grande successo a Como e andare in altre città d’Italia per condividere il mio lavoro. Pubblicare il mio libro e coinvolgere altre organizzazioni in questo fantastico lavoro..
Personalmente, però, vorrei trascorrere più tempo in Italia, in Europa, incontrare persone straordinarie, creare relazioni e, chissà, magari innamorarmi di nuovo.