Giovedì 30 Marzo Marco Castoldi, in arte Morgan ha portato in scena un fantastico viaggio musicale ripercorrendo varie epoche: da Bach a Vivaldi, passando per Schubert, Bindi e De André fino a Morgan. Il concerto è stato organizzato dal Centro Studi Musicali Ferruccio Busoni, in coproduzione con l’associazione Mosaico, con il sostegno di Comune di Empoli e Città Metropolitana di Firenze – soci fondatori del Centro Busoni – il Ministero della Cultura, Regione Toscana, e Fondazione CR Firenze.


Fotografie di Simone Chelucci

Una performance eccelsa arrangiata e orchestrata dal maestro Valentino Corvino e la SonoraCorda Ensemble, ha reso lo spettacolo ancora più intenso colpendo sin da subito lo spettatore in sala.

La musica è l’abilità più evoluta dell’udito, che è uno dei cinque apparati sensoriali (anche organi percettivi o sensi) di cui gli uomini sono dotati. Il senso dell’udito, esercitato nella pratica dell’ascolto, permette all’individuo di ricevere la musica e, qualora perfezionato, di generarla.

L’intento del “ Il classico Morgan” è di aprire le menti dello spettatore raccontando e portando in scena qualcosa di non ordinario che destabilizzi e faccia riflettere, la musica non ha gerarchie sociali ed è sempre stata in continuo sviluppo rigenerandosi nel tempo attraverso il genio degli artisti senza mai fermarsi.
Le esibizioni di Morgan sono sempre straordinarie piene di estro e originali, un artista poliedrico e grande intrattenitore che riesce a far sognare e incuriosire chi lo ascolta.

La musica risiede nella categoria delle arti, con le discipline originate dagli altri sensi e come esse, in quanto arte, si manifesta materializzata in innumerevoli oggetti, le opere d’arte.

Fotografie di Simone Chelucci

Nato a Milano ma cresciuto a Monza Morgan è definito un innovatore del panorama musicale italiano ed europeo. Polistrumentista e produttore ha spaziato dal pop elettronico alla canzone d’autore, dalle colonne sonore dei film ai libri. Nella sua carriera ha calcato tanti palcoscenici, molto differenti tra loro, rispecchiando proprio l’animo dell’artista: eclettico e unico in continuo moto perpetuo, non etichettabile entro i comuni stereotipi.

Fotografie di Simone Chelucci
Le opere sono oggetti preziosi, unici, sono il distillato di civiltà, traccia del passaggio dell’essere umano sul pianeta terra. Tra le opere d’arte vivono le forme della musica chiamate canzoni.