Per la rubrica UAU Music un timbro inconfondibile, una voce graffiante e incisiva. Reduce dall’ultima edizione di X Factor, Alessandra Martinelli, in arte MYDRAMA, si racconta a UAU Magazine.
A cura di Elena Barbati
Benvenuta MYDRAMA! Iniziamo partendo dal tuo ultimo brano, Le luci feat Dani Faiv. Racconti il momento magico che si vive quando i propri sogni nel cassetto cominciano a prendere forma. Tu quando hai capito che il tuo sogno si sarebbe realizzato?
Il brano Le luci è parte di un sogno che si realizza. Il sogno sta ancora prendendo forma, ma è legato indissolubilmente alla mia espressione creativa e quindi alla musica. Il punto di partenza è stato durante il periodo adolescenziale, quando sentendomi cantare/eseguire/scrivere dei brani, ho riconosciuto le abilità e la voglia di esprimermi con la voce. Ho sempre lavorato e creato nella mia stanza, da sola, in silenzio e al buio, e tutti ne erano all’oscuro: per questo motivo, quando “si spengono le luci” il mio sogno inizia ad uscire dal cassetto e a concretizzarsi.
Lo scenario di Le luci è Milano: una città affollata, ricca di opportunità e di potenzialità, così come il panorama musicale. Credi che oggi ci sia spazio per gli artisti emergenti?
Credo che al giorno d’oggi le opportunità per gli artisti emergenti ci siano a 360°.
Posso prendere direttamente il mio esempio: ho iniziato a sperimentare da autodidatta acquistando tutto ciò che è utile per registrare e comporre musica. I soldi che guadagnavo con il mio vecchio lavoro da operaia li utilizzavo totalmente per poter migliorare ancora di più la qualità dei suoni o del materiale. Ho iniziato a fare cover per far conoscere la mia voce e il mezzo più forte è stato quello dei social. Ai tempi non esistevano, e posso dire che una piccola parte di ‘gavetta’ e ‘crescita’ è anche grazie a loro.
La visibilità che ti da il social è imparagonabile a tutto il resto, questo lo so di per certo! É anche grazie a loro che il mio talento è stato “riconosciuto” e se ho colto il suggerimento di provare l’avventura di “X Factor”. Il talent è un altro trampolino di lancio che aiuta moltissimo gli artisti emergenti e ti dà l’opportunità di aprire le porte del mondo musicale ed entrare in contatto con le varie professionalità che lo popolano. Quindi, si!
C’è molto spazio per noi emergenti e il consiglio che posso dare è di muoversi step by step: come prima cosa, acquisire consapevolezza nelle proprie capacità, poi cercare di creare una propria identità sia musicale che d’immagine e infine provare a proporsi a chi ha le competenze o le capacità di guidarti verso l’obiettivo.
Qual è, se c’è, il fil rouge dei tuoi singoli Cornici Bianche, Vieni con me e Le luci?
Il filo conduttore tra tutti i brani è la credibilità e il racconto di esperienze che ho vissuto e sto tutt’ora vivendo. Cornici bianche rappresenta un rapporto arduo e di dipendenza affettiva che ho vissuto prima di riuscire pian piano a realizzare il mio sogno. Vieni con me, successivo a Cornici Bianche, rappresenta la liberazione da tutte le esperienze negative che ho avuto, sia a livello personale che lavorativo. Le luci rappresenta l’esatto momento in cui finalmente esplode la leggerezza e la spensieratezza nel raccontare tutto ciò che sto vivendo e sentendo dopo l’esperienza di “X Factor”! La realizzazione del mio sogno al di fuori della realtà del talent.
É innegabile che l’esperienza a X Factor ti abbia fatto conoscere al grande pubblico televisivo (e non solo): quali difficoltà hai riscontrato a contatto con un mondo così vasto?
La televisione mi ha fatta conoscere a un pubblico ampissimo. Tanti complimenti li ho ricevuti non solo da ragazzi della mia età, ma anche da persone adulte, anziani o bambini…ho conquistato fasce d’età che mai mi sarei aspettata di raggiungere! Mi rende felice interfacciarmi con questo pubblico ampio, che mi consente di esprimere concetti ed idee diverse. Dall’altro lato, nel panorama televisivo italiano non è stato sempre facile far apprezzare la mia visione più “internazionale” della musica rispetto a quella più “tradizionale”.
Tra inediti, cover, lacrime e sorrisi a X Factor hai avuto l’opportunità di lavorare con Hell Raton e il Team Machete: una collaborazione che ti ha valorizzato e continua a farlo. Quali sono gli insegnamenti più grandi che MYDRAMA, ma soprattutto Alessandra, ha appreso?
Il team Machete mi ha aiutata moltissimo durante il percorso a “X Factor”. Mi ha accolto come una famiglia e ha sempre cercato di portare credibilità e freschezza. Qualcosa che, anche se non era sempre apprezzato da tutti, mi rendeva sempre soddisfatta e felice. Si è creato un forte legame non solo con Hell Raton, ma anche con i suoi collaboratori che si sono interessati a noi “under donne” a 360°. L’insegnamento più grande che ho apprezzato e che tutt’ora mi porto dentro è che nulla è impossibile: bisogna sempre affrontare con il sorriso ciò che ci aspetta.
Concludiamo l’intervista con la nostra domanda UAU: MYDRAMA, hai un sogno nel cassetto, un’esperienza che prima o poi vorrai assolutamente fare anche se al momento pare impossibile?
Il mio sogno nel cassetto è quello di spingermi verso il panorama internazionale. Sembra un miraggio ma ci proverò con tutte le mie forze perché ci credo e ci ho sempre creduto 🙂
E noi ci crediamo con te! #fingercrossed per MYDRAMA