Il Drugo siciliano nella terra del Lebowski. Dal qualunquismo al fannullismo. Ecco come l’artista che ha passato la sua prima formazione nella città di Milano, capoluogo della nascita dei manifesti futuristi, ha trovato la propria strada assecondando un nuovo credo, che si trova nel luogo perfetto al momento perfetto.

Il reverendo della religione degli ildness (fannulloni), racconta com’è germogliata la sua fede, ovvero il fannullismo, in preda alla disperazione.
“Ho fondato questa religione il 1 gennaio del 2022. Sono un fannullone che vive tra Sicilia e Los Angeles, California. Il Fannullismo è il nome ufficiale del mio movimento. Dopo anni di girovagare per il mondo in cerca di me stesso, stavo cercando un modo per liberarmi da tutte quelle stronzate che ci inculcano da bambini come: cercati un lavoro fisso e metti su famiglia entro i 30 anni. Allora mi misi in un fottuto aereo e partii disperato per Los Angeles prendendo in considerazione che nella peggiore dei casi avrei potuto fare il barbone.
Fu quella notte di capodanno che decisi di creare la mia nuova religione fondata sul principio di “non fare un ca–o”.
Noi Fannulloni, per garantire il vostro sviluppo interiore della vita, ricordiamo a tutti di “non fare un ca–o” per promuovere la pigrizia.

Perché in questo mondo possiamo scegliere tra due vie: la via del successo e quella del fallimento. Precipitandovi lungo la via del successo, arriverà il giorno che direte: Oh ca–o! Che cos’è questa vita di me–a? È proprio quello che pensi, fratello o sorella. Ci siete finiti dentro fino al collo. Fortunatamente, c’è un modo per uscire dalla via del successo. Qualcosa che noi chiamiamo “non fare un cazzo”, una via antica, quasi dimenticata e inutilizzata. Questo è lo scopo del presente manifesto. Volete sapere di che accidenti stiamo blaterando? Mi pare una domanda più che giusta. Stiamo parlando di non dover necessariamente vivere secondo le fottute norme che la società ci impone. Piuttosto dormite tutto il giorno, mangiate schifezze, bevete a dirotto, scopate un botto, pensate a voi stessi e soprattutto non lavorate. Prima di alzarvi dal letto per un motivo che non vi appartiene chiedetevi: Perché cazzo devo alzarmi? Dedicarvi alla vostra totale libertà e interiorità è un lavoro impegnativo, toglie energie. Fan–lo, non sprecatele!”

Il 1 gennaio del 2022, fugge da solo in un aereo diretto a Los Angeles, preso dall’idea ossessiva di cambiare vita e di trovare se stesso. La stessa notte decide di scrivere e pubblicare sul suo Instagram che vanta quasi 60 mila follower, il Manifesto del Fannullismo.
Le voci narrando che giri per lo stato della California con un pigiama a righe che rimanda ai famosi film americani sui carcerati, documentando tutte le sue azioni attraverso video e fotografie.

Il 14 gennaio, partecipa a una mostra collettiva di artisti vendendo a velocità supersonica la sua scultura Sweet Mistake presso la galleria d’arte SADE LA, posto tra le migliori destinazioni d’arte a Los Angeles.
La mostra è stata curata da Brian Lee Hughes, gallerista e produttore cinematografico che nel 2004, Boards Magazine lo ha nominato Art Director n. 1 al mondo. Ma non ha ancora finito di sorprenderci la sete inesauribile di questo giovane artista, che il 28 gennaio dalle 7 alle 5 PM presso 18th Street 1639, in occasione del suo open studio, ha curato personalmente una mostra dal titolo PAINT TO NOT MAKE A SHIT, per chiudere la sua residenza nel Golden States.

L’uomo qualunque, anonimo, scontento di se stesso, poco responsabile delle proprie azioni, si trova sperso d’innanzi al procedere frenetico della ricostruzione, che gli appare senza senso e senza fondamento, compie azioni ma non le desidera davvero!

