Protagonisti indiscussi sul palco del Campi Beer Festival, evento con il patrocinio del Comune di Campi Bisenzio (Firenze), sono stati Rose Villain ( 22 giugno) e Rosa Chemical (27 giugno).
Segue il nostro reportage con fotografie a cura di Simone Chelucci

Rosa Luini alias Rose Villain è riuscita a diventare la voce femminile di riferimento della musica urban italiana, che tutti i big della scena rap vogliono nei loro dischi: Guè, Salmo, Emis Killa. Dopo i duetti multiplatino di questi anni , Rose Villain ora mette sé stessa al centro.

“Amo fare musica più di qualsiasi cosa e ogni volta che passano una mia canzone alla radio sorrido e penso a chi mi ha chiuso la porta in faccia o mi ha detto che non valevo niente”.

Il suo stile va dal pop che sfuma alla trap e l’elettronica. Un sound aggressivo, malinconico e gotico.

Radio Gotham è il suo album d’esordio dal gusto gotico-emotivo, quattordici tracce dove l’artista si espone in completa sincerità svelando i suoi lati più deboli e oscuri. Tracce ricche di molte sfaccettature di desiderio, amore, rivincita e passione.

Rosa Chemical artista provocatorio, irriverente e non etichettabile come si definisce lui.

La sua musica ha influenze che spaziano dal trap all’elettronica. Rivelazione dell’ultimo Festival di Sanremo ha fatto il suo debutto in tour. E lo incontriamo adesso al Campi Beer Festival.

Non mi piace incasellarmi in uno stile

Sfrontato come solo lui sa fare intrattiene il suo giovane pubblico con movenze sensuali dal tocco gipsy , lanciando tematiche in maniera sfrontata ancora oggi tabù come il sesso, la fluidità e il poliamore. Basta! ai soliti cliché e luoghi comuni e ai pregiudizi Rosa Chemical lancia un messaggio di libertà invitando ad abbracciare la diversità in tutte le sue sfaccettature.
