Venerdì 28 Gennaio Nada Malanima è salita sul palco del Teatro Politeama di Prato e ha abbracciato il suo pubblico spalancando le braccia: “Vi ringrazio di esserci. È bellissimo. E sarà sempre così”
In sala vigono le norme anti-contagio, FFP2 e distanziamento, ma si percepisce da parte di Nada la volontà di ripristinare quella dimensione di vicinanza, di intimità, di condivisione – tipica della musica dal vivo.
Il concerto assume immediatamente le sembianze di un racconto, diventa uno storytelling profondo e, al contempo, delicato. Non avevo mai sentito Nada dal vivo: l’ho sempre ascoltata da un giradischi o, ripetute volte, da Spotify e anche per questo (mea culpa) non conoscevo la sua storia.
Tra una canzone e un racconto, tra un movimento di braccia e un grido improvviso, si è fatta conoscere: “Da sempre vi racconto di amori disperati, dolori dell’anima, ossa rotte, ma non è vero niente. Mi invento tutto, io sto bene. Ma devo confessarvi che ho una voce interiore che incoraggia il mio lato oscuro – fin da piccola.”

Sul palco al suo fianco il chitarrista Andrea Mucciarelli, conosciuto in seguito a uno dei periodi più bui di Nada, la scomparsa del compagno di musica e di vita Fausto Mesolella.
25 anni di musica e di vita insieme, di fantastiche illusioni di musicanti
“Quando ti lascia un amico, tutto ciò per cui combatti un giorno diventa assurdo, ti sembra inutile“, racconta commossa Nada. “In quei giorni tristi incontrai un ragazzo giovane che conosceva a memoria tutte le canzoni, aveva consumato il disco e gli proposi di iniziare a suonare con me”.

Nada gioca, si dispera, plana con le braccia in movimenti sensuali e misteriosi, libera se stessa, prova a lasciarsi andare al suo spirito selvaggio come in una catarsi. E ci riesce. Ci riesce con la sua stessa voce, che riesce a far sparire i dolori, gli occhi da dimenticare, le ore da “scartare e passare”.
Un concerto di Nada è così: un flusso, senza una logica. Ma alla fine la visione è più forte della logica. È come se le parole prendessero vita e accompagnassero il pubblico in una delle esperienze più gentili, dolci e al contempo sconvolgenti di questo inverno.
Prossimi eventi del Teatro Politeama Pratese
Elio in “Ci vuole orecchio”. Elio canta e recita Enzo Jannacci 𝑻𝒆𝒂𝒕𝒓𝒐 𝑷𝒐𝒍𝒊𝒕𝒆𝒂𝒎𝒂 𝑷𝒓𝒂𝒕𝒆𝒔𝒆.
🗓️ 30 marzo 2022
📍Politeama Pratese – Via G. Garibaldi 33/35.
⏰ Ore 21.00.
Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, troveremo assieme a Elio cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora: Seby Burgio al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono, Giulio Tullio al trombone.
Lo spettacolo sarà arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci. Da Umberto Eco a Dario Fo, da Francesco Piccolo a Marco Presta, a Michele Serra