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Lavorare a maglia: intervista a Laura Baresi, knit-designer

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Scritto da Sara Pellegrini

Laura Baresi, 38 anni di Brescia, che del knit-design ha fatto una professione. E di come tutto ebbe inizio da una semplice sciarpa. Quando lavorare a maglia diventa una professione.

In fila alla posta, nella sala d’aspetto dal medico, davanti al computer mentre stiamo caricando un file. La pazienza è ovunque. E’ quel bene prezioso che evita di farci trasformare in mostri urlanti davanti alla cassiera che esita a darti il resto. Sappiamo aspettare? Sappiamo attendere quel momento che prima o poi sappiamo che arriverà? 

Praticare la pazienza per costruire solidi sogni. 

Un concetto che si può estendere anche al lavoro a maglia perché forte è l’ istinto di disfare tutto e lasciar perdere. Un po come nella vita. 

Spesso le scoperte più belle avvengono quasi per gioco. Qual’è stato il tuo percorso, dalla prima sciarpa ad oggi, knit-designer di professione?

La prima sciarpa è nata per caso, per fare un regalo a una persona speciale. Poi per qualche anno ho abbandonato i ferri e mi sono dedicata ad altro, avendo fatto studi artistici, per qualche anno ho lavorato nell’ambito dell’arte e dello spettacolo prima e della moda dopo.

Quali sono le tre doti che una persona deve avere per imparare a lavorare a maglia e ricamare e quali le tre caratteristiche che questo lavoro sviluppa in una persona?

Non so dirti quali siano le doti che una persona deve avere per lavorare a maglia o per imparare a farlo. Potrebbero essere anche più di tre, ma te ne dirò solo una: non avere paura di disfare un lavoro 🙂 (ahahahah rido perché è il terrore di tutte le ragazze che conosco che fanno a maglia, sopratutto di quelle che frequentano i miei corsi).

In realtà quello che so è che fare a maglia per hobby è molto diverso da farlo per lavoro. Posso quindi dirti quali sono secondo me le doti che una persona deve avere per far si che il suo sogno diventi un business ovvero:

  • la testardaggine di crederci sempre fino in fondo nonostante tutto;
  • Il coraggio di grandi e ripetuti salti nel vuoto;
  • la fantasia per alimentare il grande fuoco che abbiamo dentro.

Che tipo di corsi proponi? E’ difficile insegnare a lavorare a maglia? Quali sono le domande più ricorrenti che ti vengono fatte?Qual’è la difficoltà maggiore che le tue allieve incontrano?

Nel mio studio, propongo corsi di gruppo per maglia, uncinetto, macramè, tricotin e altro… in base ai livelli personali di conoscenza ma accanto a questi percorsi propongo anche lezioni private.

Per chi non fosse di Brescia e fosse interessato c’è la possibilità di fissare degli incontri tramite le piattaforme internet come Skype o Zoom.

Non è difficile per me insegnare a lavorare a maglia e non è difficile per me insegnare tecniche differenti e livelli differenti anche durante la stessa lezione. Dopo molti anni diciamo che ho sviluppato un certo livello di multitasking.

Quello che invece consiglio sempre alle mie allieve o allievi è di focalizzarsi su una tecnica per volta e su un progetto per volta senza farsi prendere dall’ansia del voler fare tutto subito.

Quali sono ad oggi i tuoi progetti futuri?

Il progetto che avevo in serbo per quest’estate si è avverato da pochi giorni, infatti ho appena aperto il mio nuovo studio/negozio in centro a Brescia. Mi sono trasferita in una delle piazze principali della città. Prima lo studio si trovava al secondo piano di un palazzo storico del centro ora mi trovo in uno spazio che comprende sia una zona di ufficio sia un negozio con vetrina a piano terra.

Per quanto riguarda l’inverno ho in programma due grandi collaborazioni con dei negozi importanti ma non posso sbilanciarmi. Quello che posso dirti invece è che lo shop online si riempirà di tanti nuovi prodotti. Caldi e lanosi al punto giusto!!

lavorare a maglia

 Il lavoro a maglia e il ricamo sono arti che hanno il profumo di tempi lontani ma che negli ultimi anni si sono reinventate diventando più attuali che mai.  Secondo te per quale motivo?

Quando ho iniziato a fare questo lavoro una decina di anni fa, era molto difficile far passare il messaggio che fare a maglia era una cosa cool e che si potevano realizzare capi pazzeschi utilizzando una tecnica così antica e tradizionale. E soprattutto: Che NO!! Io non passo le mie ore sul divano sotto una morbida coperta con il lavoro a maglia in una mano mentre con l’altra reggo una tazza di caffè bollente, con i cappelli raccolti in una crocchia e Piuma (la mia cagnolina) che mi scalda i piedi.

Ora tutto “sembra” più facile, con internet e soprattutto con i social è molto più semplice sbirciare quello che succede in giro e prendere spunto da altri. (Tematica sulla quale ci sarebbe da aprire un capitolo a parte.)

Nel tuo sito possiamo vedere prodotti di varie tipologie. Si va dal bikini alla tovaglietta arcobaleno (che mi ha fatto innamorare alla follia del tuo lavoro) fino a complementi di arredo. Quali sono le tempistiche per realizzarli?

Le tempistiche sono molto diverse in base al prodotto. Ci sono capi come i maglioni o le coperte che richiedono tempi lunghi sia per l’ideazione e la progettazione prima, che per la realizzazione vera e propria. Poi ci sono articoli “più veloci” e altri meno. Ma ognuno di loro richiede tempo, pazienza, cura dei dettagli, ricerca, sviluppo, studio del prodotto, analisi del colore, indagine di mercato. Insomma ci sono tantissimi elementi da tenere in considerazione quando si crea una linea di abbigliamento che sia a maglia o altro, e non solo i tempi tecnici di realizzazione.

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Lavorare a maglia in generale è una tecnica che unisce un po tutti i popoli poichè fa parte di tantissime tradizioni. Cosa ritroviamo nei tuoi lavori?

Si è vero il lavoro a maglia si ritrova in tantissime popolazioni, pensa che ci sono statue antiche di epoca greca che indossano abiti con una lavorazione che ricorda la maglia. Significa che già a quel tempo la conoscevano e la utilizzavano. Mentre ad esempio il macramè che è composto da nodi ha radici nel mondo navale, gli uomini intrecciavano con i nodi le reti da pesca o altri oggetti per le barche.

Nei miei lavori riunisco molte tecniche del passato reinventandole dall’uso del materiale (più moderno) alla destinazione d’uso dell’oggetto realizzato. 

Qual è il tuo prodotto a cui sei più affezionata?

Ovviamente il capo a cui sono più legata è il mio cappello Chunky Hat®️, il primo modello di cappello che ho registrato e a cui sono particolarmente affezionata. È il mio modello di cappello più venduto e più riconosciuto.

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Quale filosofia di vita vorresti che camminasse di pari passo con i tuoi prodotti?

Quello che desidero comunicare con il mio lavoro è la positività e la forza che ognuno di noi racchiude dentro di se.

Lo faccio attraverso i colori e/o con i ricami personalizzati, propongo dei modelli che vanno dai cappelli di lana alle t-shirt o altro. Ognuno può richiederli così come vengono proposti da me oppure affidarsi al proprio vissuto e decidere di scegliere di farsi ricamare una frase o un disegno speciale (per quanto riguarda i ricami ). Per i cappelli di lana o le sciarpe e i maglioni, faccio la stessa cosa ma utilizzando lo studio del colore, consigliando il colore perfetto in base alla persona. Cerco di non basarmi solo sulle caratteristiche cromatiche della pelle o degli occhi ma provo a intuire in poche righe scambiate per mail o chat, le sfumature caratteriali di ognuno. Il tutto condito con un briciolo di ironia. 

lavorare a maglia

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Siamo pezzi unici che intrecciano le proprie emozioni con quelle dei nostri vicini e anche dei lontani.

Ma cosa ci rende originali? Cosa ci convince di avere quel qualcosa che ci distingue? Quella cosa che ci farà ricordare, anche se per poco, anche se per pochi?

L’amore per quello che facciamo. 

La possiamo riconoscere, questa emozione.

E’ quell’energia che ti spinge ad andare avanti, a finire un progetto anche se è tardi, anche se hai sonno. 

E’ quella voglia che tutto sia perfetto nonostante tutto. 

E’ quel sorriso sul viso che sorge senza che tu te ne accorga malgrado le poche ore di riposo. 

E’ oltre i nonostante tutto, oltre gli anche se, oltre i malgrado. 

Lì trovi l’amore. Lì trovi la passione. Lì trovi l’energia. 

Quella stessa forza che in poche righe mi ha fatto scoprire in Laura una persona incredibile. 

 

Per maggiori informazioni potete visitare il sito https://www.laurabaresi.com dove trovate anche lo shop online e seguire tutte le sue novità sulle sue pagine social Facebook, Instagram e Pinterest.

 

https://www.pinterest.it/laurabaresi/?eq=LAURA&etslf=4642

https://www.instagram.com/laurabaresiknitdesign/?hl=it

https://www.facebook.com/laurabaresiknitdesign/

Alla prossima intervista, Sara

Se ti sei perso i miei articoli precedenti:

Ripartiamo dall’acqua. Ripartiamo da WAMI: water with a mission

“Le Gusciane” attraverso gli occhi di Luca Calvani

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